DIRETTA Israele, tutti gli aggiornamenti in tempo reale in merito a quello che si sta verificando nel Paese del Medio Oriente e non, oramai arrivato al giorno numero 208 di conflitto
208mo giorno di conflitto in Israele. Segui con noi tutti gli aggiornamenti, in tempo reale, in merito a quello che si sta verificando nel Paese del Medio Oriente e non.
La Colombia rompe le relazioni diplomatiche con Israele. Questo è quello che ha annunciato il presidente Petro.
Il segretario di Stato Usa Antony Blinken, in visita in Israele, ha suggerito di non attaccare Rafah al premier Netanyahu.
“Le manifestazioni nelle università americane a sostegno del cessate il fuoco a Gaza sarebbero state organizzate per distogliere l’attenzione dal nostro confine meridionale”. Lo ha scritto sulla sua pagina ufficiale di Truth l’ex presidente USA, Donald Trump.
Dal giorno dell’inizio del conflitto in Medio Oriente, 7 ottobre, ci sono state ben 1.110 manifestazioni a New York. Lo ha dichiarato l’esponente della polizia della Grande Mela, Edward Caban.
Israele ha riaperto il valico di Erez con il nord della Striscia dopo circa 7 mesi dalla sua distruzione dopo l’attacco del 7 ottobre.
Questo il tweet pubblicato dal segretario di Stato americano, Anthony Blinken: “A Gerusalemme ho incontrato il premier israeliano Benyamin Netanyahu sugli sforzi per raggiungere un accordo di cessate il fuoco con il rilascio degli ostaggi e sull’imperativo di sostenere l’aumento degli aiuti ai civili in tutta Gaza“.
L’esercito israeliano e la polizia hanno sgomberato un avamposto illegale ebraico in Cisgiordania.
Sono circa duemila le persone che partecipano al corteo a Milano in favore della Palestina.
Direttamente da Imola è intervenuto il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani: “La situazione è molto complicata, stiamo lavorando, sono stato a Riad, ho parlato con molti ministri degli Esteri dei Paesi arabi impegnati nella trattativa, ho parlato con il segretario di Stato americano, con i ministri degli Esteri di Gran Bretagna, Francia e Germania, tutti siamo impegnati per cercare di convincere le due parti ad addivenire a uno stop che permetta di aiutare i civili, le vittime innocenti, gli ostaggi e la popolazione palestinese hanno poco a che vedere con la guerra”.
L’Alto rappresentante per la politica estera dell’Ue Josep Borrell ha condannato la violenza usata dalle forze di sicurezza georgiane contro i manifestanti che protestavano contro una nuova legge criticata dall’Unione europea.
Sabah al-Salem Haniyeh, la sorella del capo di Hamas Ismail Haniyeh, è stata posta agli arresti domiciliari dopo essere stata detenuta da aprile scorso per “istigazione e simpatie per un gruppo terroristico”.
Il presidente polacco Andrzej Duda ha duramente deplorato come “vergognoso” l’attacco contro la sinagoga Nozik di Varsavia.
E’ terminato a Gerusalemme il lungo incontro tra il premier Benyamin Netanyahu e il segretario di stato Usa Antony Blinken. Lo ha fatto sapere l’ufficio di Netanyahu
Il ministro degli Esteri francese Stephane Sejourne sarà oggi al Cairo “nel contesto degli sforzi dell’Egitto per ottenere il rilascio degli ostaggi e un cessate il fuoco a Gaza”.
Cominciato a Gerusalemme il faccia a faccia Benyamin Netanyahu e il segretario di stato Usa Antony Blinken. Lo ha annunciato l’ufficio stampa del premier.
Queste le parole di Papa Francesco all’udienza generale di oggi: “Non dimentichiamo di pregare per la pace, preghiamo per i popoli che sono vittime della guerra. La guerra è sempre una sconfitta, sempre. Pensiamo alla martoriata Ucraina che soffre tanto, agli abitanti della Palestina e di Israele, che sono in guerra. Pensiamo ai Rohingya in Myanmar e chiediamo la vera pace per questi popoli e tutto li mondo. Purtroppo oggi gli investimenti che danno più reddito cono le fabbriche delle armi. Terribile guadagnare con la morte”.
Sono almeno 34.568 i palestinesi uccisi a Gaza dall’inizio del conflitto. Aumenta anche il numero delle persone rimaste ferite: 77.765.
Il segretario di Stato americano, Anthony Blinken: “Non ci fermeremo finché non vi riunirete ai vostri cari, quindi per favore siate forti, mantenete la fede, saremo con voi ogni singolo giorno finché non avremo portato a termine tutto questo”.
Scontri sono stati segnalati durante una protesta nel campus dell’Università della California in favore della Palestina. Poliziotti sul posto.
Il segretario di Stato americano, Anthony Blinken: “Basta rinvii, basta scuse, il momento è adesso. Dobbiamo anche concentrarci sulla gente a Gaza che sta soffrendo in questo fuoco incrociato creato da Hamas, e quindi concentrarci nel fornire loro l’assistenza di cui hanno bisogno“.
La Casa Bianca sta considerando di portare negli Stati Uniti dei palestinesi da Gaza come rifugiati. Questo è quello che ha fatto sapere la “CBS”.
Dopo le recenti dichiarazioni del premier israeliano Netanyahu, che ha confermato di voler entrare in quel di Rafah, è arrivata la pronta risposta degli USA. Dalla Casa Bianca, infatti, affermano di essere “assolutamente contrari” a questa mossa del numero uno israeliano.
Il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, ha confermato che il suo esercito è pronto ad entrare in quel di Rafah.