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Cronaca

Europee, faccia a faccia Meloni-Schlein? La segretaria del Pd conferma: “Ci sarà”

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Luigia Luciani

“Il faccia a faccia con Meloni? Non ho cambiato idea. Dove e quando ne stanno discutendo i nostri staff”. Lo ha dichiarato  la segretaria dem, Elly Schlein intervenuta a Tagadà su La7

Ponti sì, ma soprattutto campagna elettorale. E così il Parlamento si ferma per riprendere le attività soltanto la prossima settimana. Sarà la conferenza dei capigruppo in programma il 7 maggio a stabilire quale sarà il calendario d’aula. Ma se a Montecitorio e Palazzo Madama  i banchi sono vuoti, gli studi televisivi pullulano invece di candidate e candidati. La corse al voto è più che partita.

Elly Schlein e Giorgia Meloni

Depositati i simboli la scorsa settima, chiuse le liste nella giornata di ieri. Insomma giochi fatti, ora parola alle urne i prossimi 8 e 9 giugno. E nel frattempo ogni partito punterà ovviamente a portare acqua al proprio mulino: Fratelli d’Italia spera di arrivare con Giorgia in campo a superare la soglia del 26% raggiunta alle ultime politiche; Forza Italia,  ripete Tajani come un mantra, vuole andare in doppia cifra, la Lega di Salvini spera di non crollare troppo nei consensi; il M5S si attesta nei sondaggi intorno al 16%, ed il Pd di Elly Schlein mira a quella soglia psicologica di poco superiore al 20%,  che significherebbe per la segretaria non essere troppo criticata dalle note correnti interne al partito.

Europee, faccia a faccia Meloni-Schlein? La segretaria del Pd conferma: “Ci sarà”

Europee, Schlein conferma confronto con Meloni

 

E proprio Elly Schlein oggi è stata ospite nel salotto di  Tagatà, su La7. Temi toccati, quelli canonici della campagna elettorale cari al Partito Democratico, così come quelli interni alle  beghe della politica. Ma la Schlein risponde anche ad uno dei tormentoni più sentiti del momento: il faccia a faccia con Meloni alla fine ci sarà? “Si farà, non ho cambiato idea. Dove e quando ne stanno discutendo i nostri staff”, ha detto  la segretaria dem che è stata pure sollecitata sul suo rapporto con Conte e il Movimento 5 Stelle: “Conte è un potenziale alleato. Non dipende solo da noi, ma noi continueremo a essere ostinatamente unitari, non ce lo ha ordinato il medico, ce lo chiedono gli elettori. Da parte mia non è mai arrivata una parola di polemica, ieri eravamo a Portella della Ginestra, in mezzo alla gente, le persone ci chiedono di costruire un’alternativa. La matematica non è un’opinione, abbiamo la consapevolezza di non farcela da soli, stiamo crescendo, siamo cresciuti di 6 punti, ma non bastiamo. Vogliamo parlare con le altre forze di opposizione, non solo il M5s. Non aspettiamo di starci tutti simpatici a vicenda, facciamolo sui temi”.

Altro tema del momento, cavalcato da chi non è in corsa per le europee , come da chi è solamente un osservatore attento della politica: candidarsi e non andare a Bruxelles se eletti equivale  a prendere in giro gli elettori? Dice Schlein:  “Si può non essere d’accordo” con Romano Prodi quando dice che chi si candida alle europee poi deve andare a Bruxelles, “non c’è nulla di male. Preferisco quelli che ascoltano e poi decidono non essendo d’accordo piuttosto che quelli che fingevano di ascoltare e poi pugnalavano alle spalle come spesso è successo nel centrosinistra. Non penso che essere eletti e restare a Roma sia una truffa, penso che si debba dire la verità e io ho detto che il mio posto è qua, per contrastare Meloni. Il partito mi ha chiesto di guidare la lista per portare un valore aggiunto. Sono qua per spingere una squadra e far eleggere più candidati possibile”.

Europee, Lollobrigida su Sgarbi: “Non credo ci sia alcuna incompatibilità con sua candidatura” -VIDEO-

Il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida

Dall’altra parte, nel partito che guida la maggioranza di governo si cercherà di far arrivare alla candidata Giorgia Meloni detta Giorgia, quanti più voti possibile. Obiettivo 2 milioni di preferenze, che potrebbe significare 2 punti percentuali  in più rispetto alla soglia che comunque raggiungerà FdI. Qualche polemica nelle ultime ore che hanno preceduto la chiusura delle liste però è sorto: il partito della premier ha scelto di inserire il nome dell’ex sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi, che resta convinto di avere le potenzialità da solo per arrivare in Europa. A difendere questa scelta ci ha pensato oggi il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, intercettato da alcuni cronisti fuori da  Montecitorio: ” Vittorio Sgarbi “si è candidato come indipendente nelle nostre liste, non è la prima volta che noi scegliamo di dare spazio a culture alleate ma differenti dalle nostre”, e a chi gli domandava se ci fosse un nesso fra le dimissioni da sottosegretario  e questa  candidatura con FdI, Lollobrigida  ha risposto: “A me non risulta, credo che ci fosse un problema di incompatibilità con alcune attività dell’allora sottosegretario Sgarbi che svolgeva, e per quello lui ha lasciato quell’incarico. Non credo – ha continuato il ministro – ci sia alcuna incompatibilità con la sua candidatura e la possibilità ai cittadini di decidere se votarlo, mi sembra permetta tranquillamente di ospitarlo nelle nostre liste perché possa cercare il consenso dei cittadini. Se vorranno glielo daranno, se non vorranno non glielo daranno”.

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Luigia Luciani