Guerra Ucraina, gli Stati Uniti D’America puntano il dito contro la Russia: accuse gravissime nei confronti del Paese di Putin
Più di due anni sono trascorsi dall’inizio dell’invasione della Russia in Ucraina. Una “operazione militare speciale” (così hanno sempre confermato i vertici alti russi) che non cessa a finire. D’altra parte c’è un popolo che continua a lottare e che, allo stesso tempo, chiede aiuto ai Paesi alleati con l’invio di altre forniture militari e soprattutto armi. Proprio di armi si sta parlando nelle ultime ore, anche se le accuse sono pesantissime e gravissime.
Soprattutto quelle che arrivano direttamente dagli Stati Uniti D’America. Il Paese, infatti, ha puntato il dito contro la Russia di Vladimir Putin. Le accuse sono inevitabilmente gravi visto che si parla del possibile utilizzo di armi chimiche come difesa nel conflitto che stanno effettuando proprio in Ucraina. Lo ha ribadito in una nota il Dipartimento di Stato americano. Lo stesso che, in un comunicato, ha affermato di aver “determinato che Mosca abbia utilizzato vari agenti chimici“.
Tra questi troviamo la cloropicrina e soprattutto gas lacrimogeni. Armi che sono state utilizzate contro le forze ucraine in violazione della Convenzione sulle armi chimiche. Non si tratta affatto della prima volta che si parla di questo argomento. Allo stesso tempo, però, la Russia ci ha sempre tenuto a ribadire di non aver mai fatto uso di questo tipo di armi, tanto da respingere le accuse. Fino a questo momento, però, non è arrivato ancora nessun comunicato da parte del ministero russo sulle pesanti accuse americane.
Questa è una parte del comunicato che è stata emanata dal Dipartimento di Stato degli USA: “L’uso di tali sostanze chimiche non è un incidente isolato ed è da attribuire allo sforzo per rimuovere le forze ucraine dalle posizioni fortificate, ottenendo vantaggi tattici sul campo di battaglia“.
Perché gli USA sono così sicuri di quello che ribadiscono? A quanto pare in merito a varie testimonianze raccolte dalle truppe ucraine. Le stesse che affermano di aver dovuto affrontare un “importante aumento” degli incontri con gas e altre sostanze chimiche “irritanti“. Soprattutto in determinate parti e zone dove stanno continuando a combattere contro le forze russe negli ultimi mesi.