A Fossano è stata volata, ma Pogacar l’ha fatta sudare agli sprinter. Alla fine la spunta Merlier, alla sua prima vittoria in questo Giro d’Italia.
Una terza tappa divisa in due: nella prima parte ritmi molto bassi e nessuna fuga. Gli ultimi 80 chilometri, invece, fatti a tutti con diverse sorprese. La prima è stato il tentativo da lontano dei velocisti sfruttando anche il traguardo volante. Ma alla fine, grazie al lavoro della Movistar e della Polti Kometa il gruppo si è ricompattato. Durante l’inseguimento da segnalare anche il primo ventaglio a questo Giro. A perdere contatto è stato solo Uijtdebroeks. Anche in questo caso l’allarme è rientrato dopo poco.
La situazione di gruppo compatto si è rotta sullo strappetto finale situato a circa tre chilometri dal traguardo di Fossano. A rompere gli indugi è stato Honoré. Pogacar a sorpresa ha risposto e con lui Thomas. Questi ultimi due hanno provato a fare una classica azione da finisseur, ma il gallese non ne aveva e la Maglia Rosa è stata ripresa a 300 metri dalla fine. A spuntarla in volata è stato Merlier con Milan e Girmay sul podio.
Le classifiche
Tanta paura per Uijtdebroeks e lotta nel finale, ma in classifica generale è cambiato davvero poco. Da segnalare solamente i due secondi guadagnati da Pogacar al traguardo volante destinato agli abbuoni con Thomas subito dietro. Questo risultato consente allo sloveno di portare a 46″ il vantaggio su gallese e a quest’ultimo portarsi in solitaria al secondo posto.
La vittoria consente a Tim Merlier di diventare il nuovo leader della Maglia Ciclamino. Uijtdebroeks e Pogacar, invece, comandano la classifica dei giovani e degli scalatori.
La quarta tappa
Fuga o velocisti nella quarta tappa? Difficile dirlo alla vigilia considerando anche quanto è stato speso oggi. La frazione, considerando l’inizio mosso, potrebbe essere quella giusta per un attacco da lontano considerando anche la possibilità di un Pogacar intenzionato a lasciare la Maglia Rosa.
L’unica insidia è rappresentata dai 60 chilometri quasi completamente pianeggianti fino al traguardo di Andora. Un tratto lungo per molti anche se bisognerà capire quanti corridori attaccheranno da lontano.