Allarme Aviaria: ‘così rischiamo una pandemia’

E’ sempre più forte l’allarme lanciato dagli Usa sull’Aviaria: alcuni esperti mettono in guardia il mondo, sul rischio di un’altra pandemia

Un gruppo di esperte statunitensi ha lanciato un serio avvertimento riguardo la possibile sottovalutazione dei casi umani di influenza aviaria, sottolineando come questa negligenza potrebbe portarci sull’orlo di una nuova pandemia.

Rischio pandemia di Aviaria
Controlli sull’ Aviaria -Ansa- Notizie.com

La necessità di sviluppare test rapidi, garantire l’accesso ai farmaci antivirali e monitorare attentamente l’evoluzione del virus è di fondamentale importanza, così come le misure cruciali per prevenire un simile scenario.

La voce delle esperte non deve essere trascurata

Le esperte Jennifer Nuzzo, Lauren Sauer e Nahid Bhadelia hanno messo in evidenza la situazione critica negli allevamenti e negli impianti di lavorazione dei latticini. Secondo loro, le attuali misure prescritte dall’Usda (Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti) sono insufficienti per proteggere i lavoratori.

Per gli Usa è allarme rosso aviaria
L’allarme per l’aviaria è altissimo -Ansa-Notizie.com

L’imposizione di testare le mucche solo in caso di trasferimento tra stati non basta a garantire la sicurezza necessaria. Inoltre, il processo che richiede l’invio dei campioni ai laboratori comporta ritardi nei risultati che potrebbero essere fatali. Le tre accademiche hanno sottolineato l’importanza dell’introduzione di test rapidi che permettano analisi dirette nelle aziende agricole senza dover inviare i campioni ai laboratori esterni. Questa innovazione sarebbe fondamentale per identificare tempestivamente eventuali focolai e intervenire con immediatezza. In aggiunta, è essenziale assicurare agli operatori del settore un accesso immediato ai farmaci antivirali per contenere efficacemente le epidemie.

Un altro aspetto cruciale evidenziato dalle esperte è la sequenziazione regolare dei campioni virali isolati dalle mucche. Questa pratica permetterebbe di intercettare tempestivamente eventuali mutazioni genetiche del virus che potrebbero aumentarne la capacità infettiva nei confronti degli esseri umani o ridurne la sensibilità agli antivirali esistenti. Le specialiste hanno criticato l’Usda per la sua lentezza nel condividere informazioni genetiche vitali sui campioni virali raccolti.

Per evitare che il virus dell’influenza aviaria si diffonda più facilmente tra gli uomini attraverso i mammiferi, è indispensabile un coordinamento attivo tra funzionari federali, statali e locali operanti nei settori dell’agricoltura e della sanità pubblica. Le tre accademiche concludono il loro intervento ribadendo quanto sia fondamentale prevenire le infezioni tra i lavoratori agricoli e controllare rigorosamente la diffusione del virus per impedire una crisi sanitaria globale.

Questo appello mette in evidenza non solo le sfide immediate poste dall’influenza aviaria ma anche la necessità urgente di adottare misure preventive più efficaci a tutela della salute pubblica globale.

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