Il colonnello Paglia ai microfoni del ‘Corriere della Sera’ si sofferma sul caso Vannacci e lancia un chiaro messaggio al generale e candidato alle Europee con la Lega.
La candidatura e le parole di Roberto Vannacci continuano a far discutere. Sul ruolo del generale si è soffermato anche il colonnello Gianfranco Paglia, medaglia d’oro al valore, in un’intervista al Corriere della Sera.
Il militare, colpito dai cecchini somali a Mogadiscio, ha chiesto al generale Vannacci di rispettare le regole. “Le classi separate? Consiglio di venire con me nelle scuole e sentire i ragazzi. Quando chiediamo di trovare differenze tra normodotati e disabili ci rispondono che non vogliono farlo. Queste sono lezioni di vita“, aggiunge Paglia al quotidiano italiano.
“Ecco perché Vannacci non rispetta le regole”
Paglia in questa intervista si sofferma anche sul perché il generale Vannacci in questo periodo non ha rispettato le regole. Il colonnello ricorda che stiamo parlando di un militare e per questo non può permettersi di parlare a ruota libera. Ha delle norme ben precise da seguire, dare l’esempio e avvisare i suoi superiori prima di scrivere il libro.
E sulla sua esperienza politica il colonnello spiega: “Non sono assolutamente un portavoce di FdI. Collaboro con il ministro Crosetto a titolo gratuito, ma l’ho fatto prima con Mauro, Guerini e Pinotti. Io sono un soldato“.
“La politica non mi manca”
Per il colonnello una esperienza in Parlamento nel 2008, ma ora la politica non gli manca. La sua vita militare gli ha permesso di togliersi soddisfazioni dal punto di vista sportivo ed ora il prossimo 2 giugno sarà ai Fori Imperiali per la consueta parata. Una giornata che, come sottolineato da Paglia, dovrebbe essere di festa e non di polemiche e veleni. “E spero che questo possa avvenire anche se siamo in piena campagna elettorale“, sottolinea ancora la medaglia d’oro al valore.