Oggi, 9 maggio, Mosca celebra la tradizionale parata della Vittoria, per ricordare la sconfitta del nazismo.
“Le nostre forze strategiche sono sempre pronte”, ha dichiarato Vladimir Putin, mentre sul fronte in Ucraina si continua a combattere. Questa notte sono state colpite Odessa, Nikopol e Belgorod.
Parlando sulla Piazza Rossa, il presidente russo ha spiegato che Mosca farà di tutto per prevenire “uno scontro globale”, ma allo stesso tempo ha avvisato l’Occidente che la loro “politica di escalation”, impone alla Russia di “rafforzare le misure di deterrenza nucleare”.
Negli ultimi giorni Putin ha annunciato esercitazioni ai confini dell’Ucraina con il possibile utilizzo di ordigni nucleari tattici. La Bielorussia parteciperà a queste esercitazioni, come ha reso noto l’agenzia Tass.
Dottore Bertolotti, direttore di START Insight, cosa vuole comunicare la Russia con queste esercitazioni?
“Ci sono tre aspetti da valutare. L’esercitazione si dovrebbe concentrare sulle armi tattiche nucleari. Queste rientrano nella fattispecie di armi che servono a colpire obiettivi areali molto limitati ed eliminare porzioni di linee di fronte per poter avanzare. Non parliamo quindi, di armi strategiche, cioè i famosi missili nucleari, i sommergibili o di bombardamenti aerei nucleari. Parliamo di impiego a una distanza di decine, massimo centinaia di chilometri di distanza”.
Qual è il secondo aspetto?
“L’esercitazione di per sé fa parte della normale attività di addestramento. In questo momento è giustificata, perché la Russia di fatto è in guerra. E terzo aspetto: al momento non vedo margini di concretezza nell’impiego di queste armi”.
Perché?
“La Russia sta mantenendo un vantaggio tattico, non è svantaggiata dalla guerra e in questo momento non ha alcun interesse ad usare questa tipologia di armi. Consideriamo poi, che gli obiettivi eventualmente colpiti non sarebbero praticabili per lungo tempo, a causa del pulviscolo radioattivo. La Russia non ha alcun interesse in questo, anche perché sta conquistando territori, mantenendo quelli già conquistati e di fatto sparerebbe su obiettivi che poi dovrebbe gestire”.
Pare di capire che secondo lei non ci sia un reale pericolo. Allora cosa vuole dire esattamente Putin?
“L’aspetto più rilevante è proprio quello comunicativo. Putin vuole dare un messaggio all’opinione pubblica europea, che si spaventa di fronte a questo tipo di minaccia. La Russia e l’Ucraina sono territori di prossimità e c’è continuità territoriale. Questo spaventa i cittadini, specialmente in questo momento che siamo nel vivo della campagna elettorale europea e molti candidati usano la guerra in Ucraina in maniera impropria, irresponsabile e inopportuna. Faccio specifico riferimento al Movimento 5 Stelle e alla compagine della sinistra estrema. Al tempo stesso, Putin parla all’opinione pubblica interna con un messaggio chiaro: siccome c’è la minaccia della Nato, la Russia è pronta a usare le armi in dotazione a livello tattico, per contrastare un eventuale impiego che viene presentato come possibile e che in realtà non lo è”.