Luciano Zauri in esclusiva ai nostri microfoni: “Gasperini e la società hanno creato una macchina perfetta. E non penso che il ciclo sia finito”.
L’Atalanta continua a scrivere pagine di storia importanti. Il 3-0 al Marsiglia ha permesso alla Dea di conquistare la sua prima finale di Europa League ed ora i ragazzi di Gasperini hanno voglia di tornare da Dublino con un trofeo. Un risultato che parte sicuramente da lontano ed è merito anche dello straordinario impegno che la famiglia Percassi ci mette ormai da anni. Di questo e del cammino fatto dagli orobici negli ultimi tempi ne abbiamo parlato con uno che conosce molto bene l’ambiente bergamasco.
Luciano Zauri, attuale tecnico dell’Hamrun Spartans, è cresciuto nelle giovanili dell’Atalanta oltre ad essere stato capitano e una vera e propria bandiera della Dea. Con lui in esclusiva abbiamo analizzato la crescita esponenziale della squadra di Gasperini in questi ultimi anni e la finale contro il Bayer Leverkusen.
Luciano Zauri, prima finale di europea per l’Atalanta. Si aspettava una crescita simile da parte della Dea in questi ultimi anni?
“Sì, me la aspettavo. Da un certo momento in poi l’Atalanta ha raggiunto sempre l’Europa. Alla base c’è grande organizzazione, solidità societaria. Dal punto di vista tecnico solo cose buone per Gasperini, che ha saputo creare, insieme alla società, questa macchina perfetta. La tifoseria è straordinaria e non vedeva l’ora di poter gioire con la propria squadra”.
Ora c’è il Leverkusen. Per De Rossi le caratteristiche dell’Atalanta potrebbero mettere in difficoltà i tedeschi. Che finale si attende?
“L’Atalanta in questi anni ha dimostrato di potersela giocare con tutti sia in Europa che in Italia. E’ una squadra forte, con caratteristiche ben precise. Ci sono tanti elementi che se cambiati non incidono sulla prestazione. Gasperini avrà molte scelte. L’unica certezza è che la Dea disputerà una grande finale. Il Bayer partirà favorito, ma gli orobici non faranno sconti“.
L’eventuale vittoria dell’Europa League rappresenta la fine di un lungo ciclo oppure un punto di partenza per traguardi ancora più importanti?
“Secondo me l’eventuale vittoria non sarebbe la fine di un ciclo perché tutti gli anni, una volta raggiunti traguardi impensabili, si ipotizzava la fine di un ciclo, ma Gasperini e la società sono riusciti a migliorarsi. Sarebbe semplicemente un fantastico obiettivo e poi si guarderà all’anno successivo come sempre“.
Si parla molto di un possibile addio a fine stagione di Gasperini. Quanto la sua partenza potrebbe pesare sul cammino futuro della Dea?
“L’Atalanta, anche grazie agli ottimi risultati di questa stagione, avrà degli introiti importanti e potrà reinvestire su nuovi calciatori. Si cercherà di dare continuità ad una stagione dove si è raggiunta addirittura una finale. Non vedo Gasperini lontano da Bergamo“.