Arresto Toti, le vittime del Ponte Morandi: “Basta paragonare i due eventi”

Egele Possetti, portavoce del comitato vittime del Ponte Morandi, ai nostri microfoni: “Continuiamo a seguire l’iter processuale e aspettiamo nuove testimonianze. Ma basta fare paragoni che non hanno senso”

L’arresto del presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, ha fatto discutere politici, magistrati e ha alzato nuovamente un polverone mediatico intorno alle gestione di alcune vicende regionali. Il governatore della Liguria è  agli arresti domiciliari: secondo i magistrati, il suo comitato avrebbe ricevuto 195 mila euro. E’ stato arrestato per corruzione, corruzione ambientale, corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio e promesse elettorali.

I parenti delle vittime del Ponte Morandi tuonano dopo l’arresto di Toti – Notizie.com

Ma il presidente della Liguria, da quanto emerge è indagato anche per falso. L’accusa emerge dalle carte dell’inchiesta che ha terremotato la Regione Liguria. L’ipotesi di reato è legata alla gestione delle discariche in provincia di Savona. Per quella vicenda è indagato per corruzione Pietro Colucci, imprenditore campano che gestisce una galassia di imprese che si occupano di rifiuti. Tra le tante vicende tornate prepotentemente in ballo, dopo l’arresto di Toti, c’è anche quella legata al Crollo del Ponte Morandi. Il governatore era stato infatti nominato commissario delegato per l’emergenza di Ponte Morandi.

A distanza di qualche giorno dall’arresto di Toti e dopo che la sua vicenda processuale è stata più volte tirata in ballo, accostandola agli arresti avvenuti dopo il crollo del Ponte Morandi, il comitato delle vittime, è sceso allo scoperto, con un duro comunicato. “In questi giorni di brusco risveglio per una parte della Liguria, ci sentiamo chiamati in causa.
Abbiamo sentito parlare di similitudini fra gli arresti ordinati dalla magistratura per corruzione, che hanno ovviamente creato un terremoto istituzionale, ed il crollo del Ponte Morandi. Non ci permettiamo di entrare nel dettaglio perché pensiamo che sarà la Magistratura a lavorare per tirare le fila della vicenda. Pensiamo però sinceramente che questi due eventi non possano essere paragonati minimamente”, il comunicato pubblicato.

Egle Possetti in esclusiva: “Basta paragoni. Noi concentrati sul processo: vogliamo la verità”

Egle Possetti, portavoce del Comitato Vittime, chiarisce ai nostri microfoni.Non può esserci nessun tipo di paragone, parliamo di situazioni completamente diverse. Da una parte c’è una forte componente dello Stato che ha rinunciato a controllare e a portare avanti la salvaguardia dei propri interessi, lasciando alcune tra le infrastrutture più importanti in mano a chi le ha ridotte in brandelli. Dall’altra c’è uno Stato molto più attento a fare i propri interessi e ad un controllo più ampio e attento delle varie situazioni da sanzionare. Questo è uno dei doveri di uno Stato sano: che sarebbe dovuto emergere anche nella nostra vicenda”. 

Egle Possetti, portavoce del Comitato vittime del Ponte Morandi, in esclusiva ai nostri microfoni – (Ansa Foto) – Notizie.com

Da anni i parenti delle vittime del Ponte Morandi aspettano giustizia. La tragedia si è consumata il 14 agosto del 2018, alle ore 11:36, la pila 9 del viadotto crollò, causando la morte di 43 persone che stavano transitando sul ponte, uno dei più utilizzati per il traffico locale. I parenti delle vittime auspicano che il lavoro di controllo e vigilanza proseguano, nell’interesse dei cittadini. Il processo prosegue e nel corso di queste ultime settimane sono stati ascoltati in tribunale alcuni tecnici delle difese. “Vogliono mistificare la realtà – ribadisce Egle Possetti – noi continuiamo a sentir parlare del RIMT, un sistema di controllo squalificato sotto tutti i punti di vista, cancellato dai radar in tutto il mondo perché inadeguato nel rilievo delle problematiche del calcestruzzo, e qui ancora una volta ci vogliono far credere che questo sistema nella versione 2 fosse perfetto per il controllo, continuiamo a sentire parlare di vizio occulto, continuiamo a sentir parlare di ogni genere di distrazione pur di non arrivare al nocciolo della questione, continuano a fare i girotondi intorno al vuoto di elementi per la discolpa degli imputati”.

Ponte Morandi crollo
L’immagine dall’alto del Ponte Morandi dopo il crollo – Notizie.com – © Ansa

I parenti delle vittime continuano a chiedere che venga fatta luce sulla vicenda, sperando che si arrivi ad una sentenza che tenga conto della verità e che faccia ” emergere dalle ceneri di quell’insieme di calcestruzzo bistrattato per anni ed anni, e che possa veramente essere qualcosa di cui andare fieri per il futuro, intanto continuiamo in silenzio a lavorare”. Egle Possetti spiega, in esclusiva a Notizie.com, i prossimi passaggi: “Quali sono i prossimi appuntamenti all’orizzonte? Vogliamo continuare a seguire il processo in questa fase tecnica, seguire i lavori del Memoriale e l’iter del disegno di legge in Senato. Attendiamo poi di ascoltare in tribunale le testimonianze di alcuni imputati, con la speranza che si possa fare luce sulla vicenda”. E che si arrivi presto alla verità!

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