“Quando c’è diventa notizia, ma in Italia un confronto tra leader era mancato fino ad ora. Corretto e giusto il duello elettorale in tv tra Meloni e Schlein”. Lo ha detto a Notizie.com Antonio Noto, direttore Noto Sondaggi
Il dado è tratto, il duello ci sarà. Ad ospitarlo la “terza Camera dello Stato”. Bruno Vespa unico arbitro del confronto, attesissimo, tra il presidente del Consiglio Giorgia Meloni e la segretaria del Pd Elly Schlein.
Notizia clamorosa? No, tutto in linea con le aspettative. Che il celebre giornalista Rai e conduttore di Porta a Porta avrebbe vinto la concorrenza, che pur si era proposta per avere le due leader di partito, era cosa risaputa. Mancavano solo i crismi dell’ufficialità, arrivati nel primo pomeriggio di ieri. Nessun dibattito allargato ad altri direttori, sarà solo il direttore Vespa a dirigere le danze tra Meloni e Schlein. Accadrà giovedì 23 maggio quando nello studio di via Teulada saranno dunque in tre. Si tratterà di un confronto “molto istituzionale” con l’obiettivo di raccontare programmi, idee e proposte in vista delle elezioni europee dell’8 e 9 giugno, che vedono entrambe candidate.
Perchè la scelta alla fine è ricaduta su mamma Rai? Dallo staff di Meloni hanno spiegato che “andare su un’emittente privata non era possibile: la sede naturale per accogliere il confronto del presidente del Consiglio dei ministri è il servizio pubblico”. Un faccia a faccia inedito, perchè come ci hanno tenuto a far sapere sempre dall’entourage del presidente del Consiglio e come scrive anche l’agenzia di stampa AdnKronos, non è mai accaduto che un premier in carica, nel pieno del suo mandato e delle sue funzioni, abbia accettato di confrontarsi in un incontro pubblico con un altro leader dell’opposizione. I confronti che abbiamo visto negli anni, infatti – viene rimarcato – si sono tenuti a pochi giorni dal voto per le elezioni politiche”, quindi al giro di boa, ovvero “a mandato praticamente finito. Gli altri confronti, invece, sono stati fatti da ex premier ma mai da premier in carica”. Il che farebbe di quella di Meloni “una scelta senza precedenti”. La notizia, come prevedibile, ha innescato una serie di reazioni politiche.
“Il confronto a due con le sole Meloni e Schlein a sfidarsi nel salotto di Bruno Vespa rischia di violare pesantemente la par condicio. Non è consentito a nessuno, e alla TV pubblica in particolare, prestarsi a quello che è a tutti gli effetti un escamotage per forzare le regole del gioco in vista delle europee”, ha dichiarato il capogruppo M5S in commissione di vigilanza Rai, Dario Carotenuto. “Chiediamo che non solo al Movimento 5 stelle e a Giuseppe Conte, ma ai leader di tutte le forze politiche venga riservato un trattamento analogo, con esattamente gli stessi tempi e le medesime fasce orarie e di ascolti”. Per il segretario di Più Europa Riccardo Magi, “Il confronto a Porta a Porta tra Meloni e Schlein è una enorme presa in giro degli elettori italiani. Un confronto fake, tra due candidate fake, a cui non si potrà chiedere nulla sul programma da realizzare a Strasburgo”.
Sul duello in tv sono intervenuti con una nota anche i deputati di Alleanza Verdi Sinistra Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni, “Ci risiamo. È una specie di riflesso condizionato quello che ripropone a ogni turno elettorale l’idea che la politica possa essere ridotta a bianco e nero in un confronto duale che non rispecchia in nessun modo la realtà politica del nostro Paese. L’annuncio del confronto televisivo tra Giorgia Meloni ed Elly Schlein rappresenta l’ennesima violazione della par condicio. Non si tratta di una questione formale ma di un problema sostanziale”. Ma come giudica questo faccia a faccia imminente tra il premier e la segretaria della principale forza d’opposizione Antonio Noto, direttore di Noto Sondaggi? Notizie.com glielo ha chiesto in esclusiva.
“Confronto logico, corretto, che quando accade, come ora nel nostro Paese fa notizia legittimamente, ma nelle altre nazioni è consuetudine. Quindi sarebbe auspicabile questo fosse l’inizio di una pratica che diventi poi consolidata. Perchè che due leader si confrontino a ridosso delle elezioni, europee, nel caso specifico è un bene soprattutto per la democrazia. Quanto al fatto che le altre forze politiche lamentino di essere state “tagliate fuori”, può essere legittima come recriminazione, ma ripeto Meloni e Schlein rappresentano i due partiti più importanti in questo momento in Italia…e poi un un confronto elettorale a 10 creerebbe meno appeal”. Prosegue ancora Antonio Noto al telefono con noi, “Che impatto avrà questo faccia a faccia sul voto dell’8 e del 9 giugno? Lo sapremo soltanto il giorno dopo la messa in onda. Di sicuro l’obiettivo di Meloni e Schlein non sarà quello di consolidare il bacino elettorale di rispettivo riferimento, ma piuttosto le due leader cercheranno di convincere quei cittadini che ad oggi rappresentano il 50% del popolo a cui non interessa la destra o la sinistra, e che devono ancora capire se votare e chi votare…La campagna elettorale, quella vera, comincia ora!”.
Infine il noto sondaggista ricorda che il Pd si attesta intorno al 20% in questo momento. Una crescita limitata, che comunque va sottolineata, mentre FdI, rispetto alle ultime politiche, quanto arrivò alla soglia del 26%, toccherebbe quota 28,5%. Merito del brand Giorgia? “Certo che sì, e della sua decisione di scendere in campo e di essere capolista in tutte le circoscrizioni. Voglio infatti ricordare che proprio alle politiche del 2022 soltanto l’8 % di quel 26% che votò FdI , si dichiarava di destra. Su cosa dovrebbero puntare Meloni e Schlein durante il duello da Vespa? Beh, anche se siamo a ridosso del voto per le europee, direi che gli italiani sono maggiormente interessati ai temi che riguardano la politica interna. Quindi a Meloni direi: spieghi cosa farà ancora per il nostro Paese. Schlein potrebbe essere così in maggiore difficoltà, a quel punto la segretaria del Pd potrebbe dire invece cosa avrebbe fatto se fosse stata lei a guidare l’Italia”.