“Sono stati emanati i primi 71 provvedimenti di assegnazione dei primi dirigenti del corpo. Se non ci fosse stata la caparbietà del governo Meloni questa riorganizzazione non si sarebbe mai fatta!”A dichiararlo anche a Notizie.com è Daniela Caputo , segretario nazionale dell’associazione più rappresentativa dei dirigenti del corpo
Una nuova architettura che era in procinto di essere licenziata per l’amministrazione penitenziaria e che è stata accolta come “una giornata storica”.
Di costa si tratta per l’esattezza? Dei primi 71 provvedimenti di assegnazione dei primi dirigenti del corpo. “Se non ci fosse stata la caparbietà del governo Meloni questa riorganizzazione non si sarebbe mai fatta! Grazie alla lungimiranza ed al coraggio politico del Sottosegretario Delmastro e del Governo Meloni, la Polizia Penitenziaria volta pagina e si proietta verso il futuro. Finalmente, il Corpo sarà gestito dai suoi dirigenti, in un modello organizzativo fondato su regole, prerogative e responsabilità chiare. I dirigenti di Polizia Penitenziaria salutano con favore l’avvio di questo processo di riforma e danno atto della concretezza e serietà politica di questo Governo, che aveva assunto un impegno preciso ed ha mantenuto la promessa”.
A sottolineare l’importanza di questo primo importante traguardo anche ai microfoni di Notizie.com è Daniela Caputo, segretario nazionale di DirPolPen, ovvero l’associazione più rappresentativa dei dirigenti del corpo. “Dal 2018 attendiamo il riconoscimento e la valorizzazione dei primi dirigenti del Corpo, ma anni di negazionismo e boicottaggio ideologico hanno impedito che la gestione della Polizia penitenziaria fosse affidata ai suoi dirigenti!” ha proseguito Caputo, “Il sottosegretario alla giustizia Delmastro, determinato e coraggioso artefice della svolta, insieme agli attuali vertici dell’Amministrazione Penitenziaria resteranno nella storia. La nuova architettura dell’amministrazione penitenziaria, nella quale hanno adeguata collocazione i dirigenti del Corpo, è il punto di svolta per ripristinare la forza della legalità all’interno delle carceri, attraverso la dirigenza del Corpo e finalmente con un Dipartimento di Polizia Penitenziaria per un Corpo di moderno ed efficiente al servizio del Paese. ”
“Perché se funziona l’organizzazione del corpo di polizia, che è deputato al mantenimento della sicurezza, l’efficienza del sistema penitenziario e la certezza della pena ne trarrebbero vantaggio a fronte di una fallimentare gestione degli ultimi decenni. Su questo il governo Meloni sta puntando tanto”. ha concluso la sindacalista.