Salone del Libro, Elena Cecchettin contestata: “Vade retro satana”

Salone del Libro, Elena Cecchettin (sorella di Giulia) pesantemente contestata: “Vade retro satana”

Nel corso dell’Arena Robinson Repubblica al Salone del Libero di Torino, come ospite, è intervenuta Elena Cecchettin. Quest’ultima è la sorella di Giulia, uccisa l’11 novembre dello scorso anno dal suo ex fidanzato, Filippo Turetta. Sul palco dell’evento piemontese ha preso parola proprio la sorella dell’ennesima vittima di femminicidio del nostro Paese. Anche se non sono mancati affatto momenti di tensione quando è stata pesantemente contestata da una donna del pubblico.

Elena Cecchettin contestata
Salone del libro (Ansa Foto) Notizie.com

Elena Cecchettin è intervenuta con un monologo, dalla durata di 10 minuti, dedicato alla resistenza e all’autodeterminazione. Queste sono alcune delle sue parole a riguardo: “È giunto il momento di mettere in discussione l’idea stessa di forza e di esplorare altre forme di potere, quelle che non si basano sull’oppressione e sulla coercizione“.

Torino, Elena Cecchettin contestata al Salone del Libro

Il suo look non è affatto passato inosservato: maglia nera con scritta in bianco “Stop al genocidio“, capelli raccolti in trecce. Non sono mancati momenti di emozione quando la sorella della 22enne ha letto il monologo. In prima fila, presente, il padre Gino Cecchettin. L’uomo si è presentato al Salone con il libro “Cara Giulia” (editore Rizzoli) scritto in collaborazione con Marco Franzoso.

Elena Cecchettin contestata
Elena Cecchettin all’arena Robinson di Repubblica al salone del libro di Torino (Ansa Foto) Notizie.com

Presenti moltissime persone che ascoltano, in religioso silenzio, il discorso della giovane attivista. Un dialogo iniziato con la partecipazione di Alessandra Chiricosta su “Resistenza femminista“. Sembrava che tutto stava andando per il verso giusto quando non si è verificato un piccolo “incidente” durante la diretta.

Sulla scena irrompe una contestatrice che le urla: “Vade retro Satana. Il patriarcato è un insulto in confronto a voi. Le bestie hanno mantenuto l’istinto materno, voi invece uccidete i vostri figli“. Il tutto effettuato con un rosario in mano. Subito è intervenuta la security che ha avuto il compito di allontanare la donna. Non è bastato visto che la stessa si è ripresentata sul posto urlando a sua volta: “Giù le mani dai bambini. Non si uccidono“.

Dopo minuti di tensione il monologo della giovane è continuato senza alcun tipo di problema. In conclusione Elena Cecchettin ha rivelato: “Penso che tutto il corpo della donna sia sotto attacco. Guerra nella guerra. Quando si tratta di conquistare territori lo stupro è considerato arma di guerra. Un modo per dimostrare di essere più potenti“. Dopo il suo discorso la giovane non si è trattenuta a parlare con i giornalisti e non ha voluto farsi fotografare né altro.

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