La sentenza emessa dalla Corte di Assise di Milano stabilisce l’ergastolo per Alessia Pifferi, colpevole della morte della figlia.
Caso Pifferi. La difesa aveva cercato di ottenere l’assoluzione per la donna, sostenendo che non ci fosse l’intenzione di uccidere la bambina, ma si trattasse di un tragico abbandono di minore. Tuttavia, il pubblico ministero Francesco De Tomasi ha richiesto la pena dell’ergastolo in via definitiva.
Al termine della lettura della sentenza, la difesa di Alessia Pifferi ha annunciato l’intenzione di essere intenzionata a presentare appello, sottolineando il clima non sereno in cui si è svolto il processo. Diverse parti civili, tra cui la madre di Alessia Pifferi e la sorella, hanno espresso soddisfazione per la sentenza, sottolineando la necessità che la colpevole paghi per le proprie azioni.
La Corte di Assise di Milano ha emesso una sentenza definitiva riguardante il caso di Alessia Pifferi, condannandola all’ergastolo per la morte della figlia Diana, avvenuta nello scorso luglio del 2022. La donna è stata giudicata colpevole di aver lasciato morire di stenti la piccola, abbandonandola da sola in casa per sei giorni. La sentenza ha escluso completamente l’aggravante della premeditazione, ma ha stabilito che Alessia Pifferi dovrà scontare l’ergastolo per omicidio volontario.
Sul fatto, si è espressa anche la mamma di Alessia Pifferi, Maria Assandri, ha dichiarato di provare un dolore atroce per la perdita di Diana. La donna ha sottolineato la giustezza della sentenza, auspicando che la colpevole rifletta sulle proprie azioni. Anche la sorella di Alessia, Viviana Pifferi, ha commentato positivamente il verdetto, esprimendo il desiderio che Diana possa trovare pace.
La pronuncia della Corte di Assise di Milano rappresenta un momento cruciale nel percorso di giustizia per la tragedia che ha coinvolto la piccola Diana. Hanno collaborato tutti per gli attori del caso per l’accertamento della verità e la tutela dei diritti dei minori. Questa sentenza sottolinea l’importanza di assicurare la sicurezza e il benessere dei bambini. Inoltre, si ribadisce il dovere della società nel garantire loro un ambiente protetto e libero da ogni forma di pericolo.
La difesa di Alessia Pifferi ha espresso il dispiacere della giovane donna per le reazioni della famiglia dopo la sentenza. Secondo quanto dichiarato dai suoi legali, Alessia è profondamente addolorata per la sofferenza che la sua condanna ha provocato ai familiari di Galdelli, riconoscendo il dolore e la perdita che essi stanno affrontando. Tuttavia, la difesa ha ribadito la sua convinzione nell’innocenza di Alessia, sostenendo che la sentenza non corrisponda alla verità dei fatti.