Un consigliere comunale ha deciso di rassegnare le proprie dimissioni dopo l’accusa di molestie alla figlia di un sindaco di una città
Un evento nella città giapponese di Minokamo, nella prefettura di Gifu, ha stravolto tutti gli abitanti. Lo scorso venerdì il vicepresidente dell’assemblea cittadina ha deciso di rassegnare a sorpresa le proprie dimissioni all’ufficio istituzionale. Norio Nagata, questo è il nome del funzionario di 71 anni, ha preso la scelta di abbandonare la carica da vicepresidente, per restare un membro qualsiasi dell’assemblea. A portarlo a questa mossa estrema sarebbe un presunto scandalo tra due città gemelle, ma appartenenti a continenti diversi, di cui lui sarebbe il colpevole. Nelle ore seguenti alla comunicazione di Nagata, si è venuto a sapere che si tratta di un argomento delicato al punto che fare un passo indietro era per lui la decisione più saggia di tutte.
Stando a quanto riporta la redazione locale di Japan Today, l’accusa che gli sarebbe stata rivolta è quella di aver molestato sessualmente una ragazza di soli venti anni. Un caso che, se dovesse trovare conferme, sarebbe sufficiente per una rinuncia di ogni mansione all’interno della già citata assemblea, ma che non si limita a questo. La giovane vittima della presunta molestia non è altro che la figlia del sindaco della città australiana di Dubbo, nei pressi di Sidney.
Il 3 aprile, infatti, Mathew Dickerson si era recato insieme alla moglie, alla figlia e ad alcuni funzionari comunali in Giappone. Durante la vacanza questi si sono recati presso la cittadina di Minokamo, dove ad accoglierli erano stati il sindaco Hiroto Fujii e proprio Norio Nagata. Quest’ultimo si era occupato della festa di benvenuto e aveva preso in custodia la famiglia, garantendogli di accompagnarla a un party adibito solamente per il loro divertimento. Nel corso di questa serata Norio si è dilettato al karaoke proprio insieme alla figlia di Dickerson ed è in quel momento che sarebbe avvenuto il fatto incriminato.
All’australiano non sarebbero andati giù alcuni movimenti del settantunenne, tanto da confrontarsi con la moglie prima di intervenire in via istituzionale. In particolar modo, non avrebbe gradito la presenza della mano di Nagata vicino alle gambe della ventenne. Tornato in Australia, il sindaco di Dubbo ha immediatamente scritto un’e-mail a Fujii, in cui spiegava: “Mia figlia è rimasta sorpresa in quel momento e noi tre ci siamo scambiati uno sguardo per quello che era un gesto inappropriato. Ne abbiamo discusso brevemente il giorno successivo, ma la questione non era di natura sufficientemente seria da giustificare ulteriori azioni“. Il numero di Minokamo ha immediatamente espresso la propria solidarietà scusandosi anche a nome dell’ormai ex vicepresidente.