L’appello di imprenditori e sindacati: “C’è corruzione, ma si può e si deve lavorare nella legalità”

Il leader della Cgil Landini: “Toti doveva dimettersi, senza se e senza ma…”. Il presidente di Federacciai Gozzi: “Ora questa indagine non diventi alibi”

Tangenti, corruzione, inchieste e appalti più o meno solidi o farlocchi, sembra di essere tornati indietro di vent’anni oppure niente è cambiato e si è fatto finta di non vedere o ascoltare. I manager, i leader sindacali e gli imprenditori, che hanno fatto orecchie da mercante in questi anni, e questo è innegabile, adesso alzano la testa e gridano alla legalità e alla voglia di poter fare e creare lavoro senza la necessità di ricorrere a un sistema che non è mai cambiato, semmai si è evoluto. E in peggio. Tra questi che alzano la voce c’è il segretario della Cgil Landini che sui fatti della Liguria sentenzia: “Toti dovrebbe dimettersi e seguire ad esempio da quello che fece Vasco Errani“.

Il leader
Maurizio Landini segretario generale CGIL durante il convegno “Il G7 ascolti il lavoro e l’ambiente” (Ansa Notizie.com)

 

La citazione e il ricordo del leader del primo sindacato in Italia non è un caso, anche se Vasco Errani fu presidente dell’Emilia Romagna dal 1999 al 2014 e all’arrivo dell’avviso di garanzia si dimise subito. Vero, ma fino a un certo punto, come quando si vogliono citare esempi e modelli e dire le cose a metà, come sempre e troppo spesso sucede in Italia. Errani si dimise, vero, ma solo dopo la condanna in Appello a un anno di reclusione e poi venne assolto due anni dopo con formula piena. E’ anzi l’esempio fatto da Landini un modo di dire che la politica e probabilmente la magistratura devono cambiare passo, anche perché prima era Errani ora forse Toti, ma se il presidente della Liguria viene processato e tra uno o due anni o tre anni dovesse essere assolto anche lui come Errani, cosa si direbbe? Dove è quindi la stortura?

“Non è vero che non si possono fare sviluppo e crescita con la legalità”

Il Governatore
Il presidente della Regione Liguria ora ai domiciliari Toti mentre scende dalla barca di Spinelli (Ansa Notizie.com)

 

Landini insiste e non ci sta. Va avanti il leader della Cgil e su questa situazione non ammette repliche: “Quando uno riveste un ruolo come quello che ha Toti non c’è solo il problema di quello che succede a lui ma resta la credibilità delle istituzioni che rappresenta. Il rischio, poi, neanche così tanto blando è che, davanti a quello che sta succedendo, possano aumentare le persone che non si sentono più rappresentate e questo rappresenta un indebolimento delle istituzioni e della democrazia“.

Punta su un’altra situazione e ci tiene a sottolinearlo il presidente di Federacciai e un dirigente che fa parte dei vertici di Confindustria Antonio Gozzi che in maniera altrettanti sincera si espone e spiega: “Non facciamo passare il concetto che adesso si deve fermare tutto perché tutti fanno così perché non è vero. Sarebbe un clamoroso alibi e un qualcosa che fermerebbe ogni cosa. Ma possibile che quando succedono cose del genere, si deve sempre pensare il male più possibile. Anzi ci sono la stragrande maggioranza di imprenditori che lavorano, fanno impresa e cercano di fare sviluppo col mondo politico nella legalità più totale”.

 

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