Che numeri da urlo per la catena Lidl: impatto da 7,2 mld sul Pil e soprattutto un incremento di posti di lavoro su tutto il territorio
Nel corso del 2022, Lidl ha segnato un contributo significativo all’economia italiana, con un impatto sul Prodotto Interno Lordo (PIL) nazionale valutato in 7,2 miliardi di euro. Questo dato emerge chiaramente dal bilancio di impatto socio-economico elaborato da The European House – Ambrosetti e presentato recentemente. Tale cifra rappresenta circa lo 0,4% dell’intero PIL italiano, sottolineando il ruolo cruciale che la grande distribuzione organizzata (Gdo) e in particolare Lidl giocano nell’economia del Paese.
La grande distribuzione italiana si conferma essere un pilastro per l’economia nazionale con un fatturato complessivo che raggiunge i 121 miliardi di euro. Il settore vanta circa 450 mila addetti e oltre 54 mila punti vendita sparsi sul territorio. In questo contesto prosperoso, Lidl si distingue per una crescita costante nell’ultimo decennio, registrando ricavi per 6,7 miliardi nel solo anno 2022 e un tasso di crescita medio annuo del +9,1%, ben al di sopra della media del settore.
Parallelamente alla sua espansione economica, Lidl ha anche fatto significativi passi avanti in termini occupazionali. Negli ultimi dieci anni l’occupazione diretta presso la catena è cresciuta ad un ritmo medio annuo dell’8,8%, con una marcata preferenza per contratti a tempo indeterminato che coprono il 90% degli impiegati. Questa politica supera notevolmente sia la media del settore Gdo sia quella nazionale italiana rispetto alla stabilità lavorativa offerta.
L’impegno di Lidl verso il mercato italiano si manifesta anche attraverso ingenti investimenti destinati all’apertura di nuovi punti vendita e centri logistici nonché al rinnovo degli esistenti. Nel solo anno scorso gli investimenti hanno toccato quota 454 milioni di euro con una crescita media annua del +12,9% nell’ultimo decennio. Queste cifre dimostrano una volontà dell’azienda di consolidare ulteriormente la propria presenza sul territorio nazionale.
Lidl non solo contribuisce direttamente all’economia attraverso i suoi investimenti ma sostiene anche attivamente la filiera agroalimentare italiana acquistando beni e servizi per un valore totale nel 2022 pari a circa 6,2 miliardi di euro. Una parte significativa degli acquisti è destinata al rifornimento dei punti vendita esteri dell’insegna contribuendo così alle esportazioni italiane nel settore food & beverage.
Il valore aggiunto totale generato da Lidl Italia ammonta a circa 6,4 miliardi di euro con effetti positivi sull’intera economia grazie ad un moltiplicatore economico pari a 5,4: ogni euro generato direttamente dall’attività aziendale ne attiva altri quattro nell’economia nazionale. A ciò si aggiunge anche il gettito Iva generato dall’azienda che arriva quasi agli ottocento milioni cumulati.
In conclusione l’impatto complessivo della presenza e delle attività svolte da Lidl sul territorio italiano non riguardano soltanto l’aspetto economico-finanziario ma abbracciano anche quello sociale ed occupazionale confermando così il ruolo strategico che questa realtà imprenditoriale riveste all’interno dello scenario economico nazionale.