La notizia inizialmente sembrava solo una fake news, ed invece è tutto vero: con cibo ultra-processato i rischi di morte prematura, sono alti
Un’indagine approfondita durata tre decenni ha messo in luce come il consumo frequente di alimenti ultra-processati possa essere collegato a un incremento del rischio di morte prematura.
Questa ricerca, pubblicata sulla rivista scientifica ‘Bmj’, solleva preoccupazioni significative riguardo alle abitudini alimentari moderne e invita a una riflessione sulle scelte quotidiane.
Gli scienziati coinvolti nello studio hanno osservato che un maggiore apporto di gran parte degli alimenti ultra-processati è associato a un lieve aumento del rischio di morte prematura.
I prodotti pronti a base di carne ad esempio, così come le bevande zuccherate, i dessert a base di latticini e gli alimenti per la colazione, altamente trasformati, sono identificati come quelli con le “associazioni” più forti.
Nonostante la chiara indicazione dei pericoli legati al consumo eccessivo di questi prodotti, gli autori dello studio sottolineano che non tutti gli alimenti ultra-processati dovrebbero essere categoricamente evitati. Piuttosto, suggeriscono che limitare specifiche categorie potrebbe avere benefici significativi sulla salute a lungo termine. Questo punto evidenzia l’importanza della qualità oltre alla quantità nell’alimentazione quotidiana.
Per arrivare a queste conclusioni, i ricercatori hanno monitorato due ampi gruppi: 74.563 infermiere registrate attraverso il Nurses’ Health Study e 39.501 professionisti sanitari maschili tramite l’Health Professionals Follow-up Study negli Stati Uniti. Nessuno dei partecipanti aveva storie pregresse di cancro, malattie cardiovascolari o diabetes all’inizio dello studio. Durante il follow-up medio di 34 anni, i decessi registrati sono stati 48.193.
I risultati hanno mostrato che coloro che consumavano una quantità maggiore (in media 7 porzioni al giorno) rispetto ai meno esposti (in media 3 porzioni al giorno) agli alimenti ultra-processati avevano un rischio aumentato del 4% per decessi totali e del 9% per altre cause specifiche tra cui malattie neuro-degenerative.
L’associazione tra consumo elevato degli alimenti in questione e mortalità si attenuava considerando la qualità generale della dieta dei partecipanti. Ciò suggerisce che adottare una dieta equilibrata può mitigare alcuni effetti negativi legati agli alimenti ultra-processati ed evidenzia ulteriormente l’importanza delle scelte alimentari consapevoli nella promozione della salute a lungo termine.
Sebbene lo studio sia solo osservazionale e non possa stabilire quindi, una vera relazione causale, tra consumo degli alimenti ultra-processati e l’aumento del rischio mortale, offre comunque spunti importanti per future ricerche ed interventi politici mirati alla promozione della salute pubblica.In conclusione, mentre ulteriori studi sono necessari per affinare queste scoperte ed esplorarne le implicazioni in diverse popolazioni globalmente,, questo lavoro sottolinea l’urgenza d’integrare strategie preventive nell’ambito dell’alimentazione,, ponendo attenzione particolare ai prodotti altamente processati.