Al Giro dâItalia diversi ritiri a causa di un virus che dovrebbe essere intestinale, ma nel gruppo si teme per il ritorno del Covid. Il pensiero esclusivo di Pregliasco.
Ritorna lâincubo Covid al Giro dâItalia. Ad un anno dal ritiro della Maglia Rosa Evenepoel proprio per un tampone, il virus ritorna a far paura allâinterno del gruppo. Niente di certo per il momento, ma i diversi ritiri per motivi di salute stanno iniziando a preoccupare molto gli organizzatori e i corridori.
Lâultimo ad essere stato messo fuori gioco a causa di un virus (dalle prime informazioni intestinale ndr) è la Maglia Bianca Uijtdebroeks. Ma prima di lui per lo stesso motivo avevano lasciato il gruppo Kooij, Kanter, Vernon, Oldani e Mayrhofer. Senza dimenticare i diversi ciclisti alle prese con tosse, raffreddore e qualche linea di febbre (tra loro anche Tiberi e Pozzovivo). Una situazione che preoccupa molto considerando che ci sono altri 10 giorni di gara. La nostra redazione ha contattato in esclusiva Fabrizio Pregliasco per capire se si tratta davvero di un semplice virus intestinale oppure dietro câè altro.
In gruppo, come detto, câè il timore che si possa cadere ancora una volta nellâincubo Covid. Ma Fabrizio Pregliasco ai nostri microfoni predica calma e, soprattutto, preferisce non lanciare particolari allarmismi.
âQualche caso di Covid câè ancora. Si comincia a risentire â conferma ai nostri microfoni il direttore Sanitario dellâIRCCS Istituto Ortopedico Galeazzi di Milano. â però penso che si tratti di rhinovirus o adenovirus, due malattie che fanno da padrone in questo periodo di fine stagione delle infezioni respiratorieâ.