Gasparri in un’intervista al ‘Corriere della Sera’ ritorna sulle tensioni all’interno del centrodestra sul Superbonus e avvisa anche gli altri partiti della coalizione.
Sono stati giorni complicati all’interno del centrodestra. Il dl Superbonus ha portato a tensioni fra Forza Italia e Lega. Ora la situazione sembra essere tornata alla normalità. Resta da capire se si tratta di una tregua armata tra i due partiti oppure sono state messe definitivamente alle spalle tutti i litigi delle ultime ore.
“Da parte nostra non c’è mai stata intenzione di fare un danno al governo – spiega Maurizio Gasparri al Corriere della Sera – ma una cosa deve essere ben chiara: la regola della condivisione dei provvedimenti non deve mai venire meno“. E il capogruppo al Senato di Forza Italia conferma che il suo partito non ha nessuna intenzione di fare un passo indietro sul tema tasse. Insomma, il partito guidato da Tajani chiede di confrontarsi e trovare un compromesso prima di portare i decreti in Commissione e in Aula.
La tensione tra Forza Italia e Lega ha creato qualche timore anche in casa Fratelli d’Italia. Il partito di Giorgia Meloni si è impegnato per riuscire a trovare un compromesso. Ma il lavoro non è assolutamente finito qui. Secondo quanto detto da Tommaso Foti a La Stampa, toccherà a FdI provare a mantenere unita la coalizione. Il capogruppo alla Camera della forza politica leader della coalizione chiede anche di mettere fine a tutte queste fibrillazione.
Perché, come sottolineato da Foti nell’intervista al quotidiano nazionale, il consenso non si ottiene con la demagogia o cavalcando i temi, ma attraverso misure che consentono di anticipare i problemi.
L’altro tema che ormai da tempo tiene banco nel centrodestra e nel dibattito politico è quello di Giovanni Toti. L’avvocato del presidente ligure a Il Tempo conferma la volontà da parte del governatore di essere interrogato dai magistrati il prima possibile, ma per il momento la Procura ribadisce che il politico non sarà ascoltato prima di fine mese.
E sulle dimissioni il legale di Toti non chiude definitivamente la porta, ma precisa: “Il passo indietro sarà valutato solo dopo aver avuto un confronto con i suoi interlocutori politici“.