Un uomo è caduto mentre provava a calarsi da un palazzo con delle lenzuola, l’impatto è stato fatale: inutile l’intervento dei medici
Tragedia a Roeselare, in Belgio, dove un uomo calandosi dalla finestra di un’abitazione è morto, dopo esser caduto per diversi metri prima di impattare contro il suolo. Erano le ultime luci del sole, quando dalla strada sottostante l’edificio i passanti hanno notato un fatto insolito. Una persona, appesa a delle lenzuola bianche, stava lentamente scivolando giù dal secondo piano. Tutto, però, è accaduto in una frazione di secondo. I presenti non hanno fatto in tempo a contattare la polizia o i vigili del fuoco per intervenire, che sono stati anticipati dall’incidente. Le coperte si sono allenate e l’uomo è volato di sotto morendo sul colpo.
A quel punto la folla è accorsa intorno al corpo. C’era chi chiamava le autorità, chi i medici sperando in un miracolo che, però, non è avvenuto. Arrivata sul posto un’ambulanza i sanitari non ha potuto far altro che confermare il decesso. I pompieri hanno coperto il cadavere che giaceva nella Zuidstraat, per evitare alcuni sguardi indiscreti. Nelle ore successive è stato rimosso e portato in obitorio. Prima di essere sepolto, però, il corpo sarà oggetto di alcune analisi. La Procura, in questo senso, ha avviato delle indagini per risalire a cosa ci sia dietro la sua morte.
Nel tempo che ha seguito l’episodio, a dire il vero, alcune scoperte importanti sono già state fatte. La vittima aveva 48 anni ed era, al momento della presunta fuga, sotto effetto di sostanze stupefacenti. La caduta sarebbe dovuta da un allenamento delle lenzuola e dei teli che aveva legato l’un l’altro, come a voler emulare le scene dei film, ma non sono chiare le motivazioni che l’hanno spinto a voler scendere. Altri dettagli, emersi di recente, raccontano di una persona con evidenti problemi psicologici. Tante le testimoniante raccolte dalle forze dell’ordine da parte dei suoi vicini o, comunque, di qualcuno che lo conosceva bene.
Alcuni residenti, per esempio, confermano la tesi della dipendenza da alcune droghe pesanti. Stando alle loro dichiarazioni, spesso ne faceva uso e a confermarlo erano alcuni suoi atteggiamenti: “Usava droghe e poi faceva cose strane. Venerdì pomeriggio, ad esempio, ha gridato a lungo ad alta voce, usando imprecazioni e cose del genere. Ha anche fatto scattare l’allarme antincendio, mettendo in subbuglio l’intero edificio“. Un’instabilità mentale che è stata ribadita anche da un altro vicino che racconta un precedente di pochi giorni prima dell’evento: “Ho sentito dei mormorii alla mia porta di casa. Quando l’ho aperto con attenzione, l’uomo era davanti a me, con un piede di porco in mano. Successivamente ho notato che c’erano i segni del treno sul telaio della porta d’ingresso“. È la prima volta, fanno sapere i poliziotti, che il suo nome compare in degli atti, mai in passato era stato indagato o accusato di reati penali.