Teoria gender nelle scuole: “Auspichiamo che il ministro Valditara intervenga per tutelare la libertà educativa dei genitori”.
Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita e Famiglia, non ha dubbi: “Riceviamo troppe segnalazioni da parte dei genitori che vedono violato di questo loro diritto, a causa di associazioni che con la scusa della lotta al bullismo e contro le discriminazioni, entrano nelle classi dei nostri figli per spiegare l’ideologia gender”.
Coghe chiede al ministro dell’Istruzione di intervenire al più presto con una norma che tuteli i genitori da questo punto di vista. “Queste associazioni dicono ai nostri figli che non si nasce maschi e femmina ma ci si diventerebbe e ognuno può scegliere l’identità di genere che preferisce. Non è accettabile, perché lede la libertà educativa dei genitori. Speriamo che il ministro Valditara intervenga presto con una norma per arginare questa pericolosa ideologia nelle scuole dei nostri bambini”.
All’indomani delle parole della premier Giorgia Meloni alla kermesse di Vox a Madrid, è scoppiata la polemica anche sul tema della famiglia e sulla maternità surrogata: “Ci opporremo a chi vuole mettere in discussione la famiglia quale pilastro della nostra società, a chi intende favorire pratiche disumane come la maternità surrogata”, ha dichiarato la presidente del Consiglio.
“Il matrimonio è uno solo: tra uomo e donna. Ed è aperto alla generazione dei figli. Così sancisce la nostra Costituzione – tuona Coghe – che a questo punto è la più bella del mondo solo quando ci pare. Inoltre, se tutto diventa matrimonio e famiglia, allora poi nulla più è “famiglia”.
Il gender “distrugge l’alterità tra maschile e femminile”
Le associazioni ritengono che la teoria gender non esista. Cosa ne pensa?
“Mi sembra che Meloni sappia molto bene cosa sia l’ideologia gender e quando era all’opposizione ha combattuto in maniera molto netta e chiara contro il ddl Zan, che al suo interno era profondamente impregnato di questa ideologia. Dire che la teoria gender non esiste significa nascondersi dietro un dito. Esiste eccome e ne abbiamo visto le conseguenze nel mondo. Come nel caso del Tavistock Centre a Londra, che venne chiuso perché venivano effettuate riattribuzioni di genere. Oppure nel fatto che le donne negli ultimi tempi vengono spesso messe da parte nello sport da uomini che si sentono donne e vengono fatti partecipare alle competizioni non nella loro categoria. L’ideologia gender distrugge l’alterità tra il maschile e il femminile”.
La maternità surrogata è una pratica a cui ricorrono le coppie che non possono avere figli. Ci sono casi di donne che affittano l’utero, effettivamente spinte dalla necessità economica. Ma altre lo fanno per scelta. Che ne pensa?
“Credo che la maternità surrogata sia una pratica barbara a prescindere da chi la richiede e utilizzi, a prescindere dall’orientamento sessuale. Sfrutta il corpo delle donne e rende i bambini una merce. I bimbi non possono essere comprati. Capisco il desiderio di genitorialità, ma non possiamo cedere al ricatto di diventare genitori a tutti i costi, a discapito anche dei bambini, che vengono trattati come dei prodotti da banco da acquistare per 50, 100mila dollari sul mercato. Per non parlare del fatto che si possono scegliere colore della pelle, dei capelli e degli occhi. Nessuno pensa a questi bambini che vengono privati dei loro genitori?”.