“Il presidente della Repubblica, il 17 maggio, ha indicato al governo dove intervenire per contrastare le discriminazioni e i crimini d’odio: le nuove generazioni. Quindi nelle scuole”.
Ai microfoni di Notizie.com, Antonello Sannino, presidente di Antinoo Arcigay Napoli, commenta le parole di Giorgia Meloni sulla teoria gender nelle scuole. Intervenendo in videocollegamento alla kermesse di Vox a Madrid, la premier ha dichiarato: “Ci opporremo a chi vuole mettere in discussione la famiglia quale pilastro della nostra società, a chi vuole introdurre la teoria gender nelle scuole, a chi intende favorire pratiche disumane come la maternità surrogata”.
Le sue parole hanno scatenato la polemica delle opposizioni e della comunità Lgbtqi+. Sannino ritiene che la teoria gender “non esiste. È una strumentalizzazione politica ed ideologica. Esistono le famiglie tradizionali e quelle che si sono evolute, cioè omogenitoriali ed altre forme. Nessuno si oppone alla famiglia, anzi: forse mentre l’istituto del matrimonio è in crisi, noi siamo tra i pochi a crederci ancora. Parliamo di matrimonio egualitario, quindi addirittura cerchiamo una famiglia allargata”.
Perché secondo lei la teoria gender non esiste ed è una strumentalizzazione?
“Non sanno neppure di cosa parlano. In una vecchia intervista, a Giorgia Meloni veniva chiesto cosa fosse la teoria gender e lei non sapeva dare una risposta. Per questo è una strumentalizzazione politica, ma anche ideologica, che è ancora più pericolosa”.
“Maternità surrogata contro natura? Allora lo è tutta la medicina”
Cosa pensa della proposta di legge di Fratelli d’Italia sull’utero in affitto come reato universale?
“La maternità surrogata è utilizzata dal 95% delle coppie eterosessuali che non possono avere bambini. C’entra in maniera marginale con le nostre famiglie. Noi ci battiamo per l’articolo 3 della Costituzione che stabilisce che siamo tutti uguali. Se è contronatura, allora lo è anche la medicina, anche una trasfusione di sangue. Qualsiasi cosa immaginata dal cervello umana, quindi sintetica, allora è contronatura”.
La premier Giorgia Meloni vuole opporsi alla teoria gender nelle scuole.
“Dovrebbero andare nelle scuole a parlare con i ragazzini. Ma forse non gli interessa, perché votano poco. Io stesso, da attivista Lgbtqi+, sono in difficoltà con le istanze dei giovanissimi. Devo capirli, perché non appartengono alla nostra generazione. Sono cresciuti sui social, e piaccia o no, lo hanno permesso i genitori. Dovremmo ascoltare le loro istanze, anche quelle ambientali. Noi abbiamo distrutto il mondo, loro vogliono salvarlo. Per quanto riguarda le questioni di genere invece, noi siamo stati in grado di uccidere in nome di certi concetti, in nome di Dio e della famiglia tradizionale. Loro sono più preparati di noi e la politica dovrebbe ascoltarli”.