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Veterinari, la proposta lascia senza parole: ‘per certi cani obbligo patentino’

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Alessandro Righi

Animali: per alcuni veterinari, dopo l’ennesimo caso di aggressione, i pitbull vanno gestiti in maniera “particolare”

In seguito all’ennesimo episodio di aggressione da parte di un pitbull, che ha tragicamente portato alla morte di un bambino di soli 5 mesi nei pressi di Vercelli, il dibattito sull’introduzione di misure più stringenti per il possesso di determinate tipologie di cani si è riacceso con vigore.

PITBULL -Ansa- Notizie.com

Marco Melosi, presidente dell’Associazione nazionale medici veterinari italiani (Anmvi), propone una soluzione che potrebbe rappresentare un equilibrio tra la tutela della sicurezza pubblica e il rispetto verso gli animali: l’introduzione del patentino obbligatorio.

Veterinari: la proposta del patentino fa discutere

Melosi suggerisce che per possedere alcuni tipi di cani dovrebbe essere necessario ottenere un patentino. Questo strumento avrebbe lo scopo di garantire una convivenza sicura tra l’animale e l’uomo, attraverso la certificazione delle competenze dei proprietari riguardo le caratteristiche specifiche del loro cane e le modalità più appropriate per gestirlo. L’idea è quella di promuovere un possesso responsabile, soprattutto in presenza dei bambini.

Patentino cani -Ansa- Notizie.com

Nonostante i pitbull in Italia, non siano riconosciuti come razza, ultimamente sono stati spesso al centro dell’attenzione mediatica a causa degli episodi aggressivi. Tuttavia, Melosi tiene a precisare che esistono anche altre tipologie canine con caratteristiche fisiche e comportamentali simili ai pitbull, selezionate storicamente per compiti specifici quali attacco o difesa.

Guardando alle politiche adottate in altri Paesi europei come Francia, Germania e Inghilterra, si nota una tendenza verso il divieto del possesso delle cosiddette razze “pericolose”. Altri Stati hanno invece optato per la via del patentino. Questa seconda opzione sembra essere quella preferita da Melosi anche per l’Italia.

Una questione spinosa rimane aperta: è possibile ed efficace stilare una lista nera delle razze considerate più a rischio? Secondo Melosi sarebbe ingenuo pensare che solo alcune razze possono rappresentare un pericolo; anche i meticci o cani meno imponenti possono essere potenzialmente dannosi se dotati delle giuste (o sbagliate) caratteristiche fisiche e comportamentali. L’aggressività non va confusa con la vera e propria pericolosità.

Cani pericolosi: si va verso una soluzione condivisa

Il presidente Anmvi invita a non demonizzare nessuna razza in particolare ma piuttosto a lavorare insieme alla definizione dei criteri utilizzabili per identificare quelle tipologie canine che richiedono maggiore attenzione nel loro possesso. La strada proposta punta su un approccio basato sulla responsabilità individuale dei proprietari certificata attraverso il patentino obbligatorio.

Nel frattempo però, la discussione sulle misure più appropriate da adottare continua sia a livello nazionale sia europeo. La proposta del patentino emerge come uno degli approcci più equilibrati ed efficaci nel promuovere una convivenza armoniosa tra uomo e animale senza ricorrere alla stigmatizzazione indiscriminata delle cosiddette “razze pericolose”.

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Alessandro Righi