Il centrocampista francese, che ha vestito la maglia nerazzurra dal 2001 al 2003, esulta per il successo in Europa League: “E’ la squadra che gioca il miglior calcio. Merita la vittoria”
Grazie ad una splendida tripletta di Lookman, l’Atalanta ha battuto il Bayer Leverkusen ed ha portato a casa l’Europa League. Il primo trofeo internazionale della sua storia: il secondo successo dopo la Coppa Italia vinta nel 1963. I nerazzurri sono stati in grado di sconfiggere la squadra di Xabi Alonso, che era imbattuta da cinquantuno gare consecutive, grazie ad una prestazione di livello assoluto, fatta di pressing a tutto campo, aggressività e grandi qualità tecniche. “Sono davvero contento per tutti i tifosi dell’Atalanta”, dichiara in esclusiva ai nostri microfoni Ousmane Dabo, ex centrocampista francese che ha vestito la maglia dei nerazzurri dal 2001 al 2003, collezionando 58 presenze (tra campionato e Coppa Italia) e quattro reti.
Dabo ha seguito la finale di Europa League tra i nerazzurri e il Bayer Leverkusen ed ha esultato al successo degli uomini di Gasperini. “E’ stata una partita perfetta, dominata sin dalle prime battute e che ha visto l’Atalanta vincere con pieno merito”. A decidere la sfida è stato Lookman, autore di una splendida tripletta: l’attaccante nigeriano ha segnato un gol di rapina, uno con un gran tiro da fuori e un altro al termine di una rapida ripartenza e uno scambio con Scamacca.
Dabo, cosa le è piaciuto di più della vittoria dell’Atalanta di ieri?
“Per quello che si è visto in campo direi tutto. Ma innanzitutto fatemi dire che sono davvero molto contento per i tifosi bergamaschi, con i quali ho sempre avuto un grande rapporto e con tutto l’ambiente. Ho giocato due anni a Bergamo e sono state due stagioni importantissime. L’Atalanta mi ha permesso di crescere, di essere convocato in Nazionale e di poter poi andare alla Lazio. E’ un club al quale sarò legato per sempre”.
Si dice che a Bergamo esistano le migliori condizioni per fare bene…
“E’ vero: si lavora bene e in un bell’ambiente con tifosi attaccatissimi alla maglia e una società attenta”.
Cosa vuol dire per Bergamo, portare a casa una vittoria così prestigiosa?
“Si tratta di un coronamento di un progetto lungo ed importante. Un lavoro iniziato circa dieci anni fa e che sta dando i suoi frutti. Un lavoro che ha in Gasperini il grande artefice. Sono davvero contento per lui. Non era ancora riuscito a vincere nulla e si merita di poter festeggiare un trofeo così importante e prestigioso”.
Qual è stato, secondo lei, il suo più grande merito?
“Di saper creare un gruppo importante e di essere riuscito a trasferire alla squadra le sue idee. L’Atalanta sono anni che gioca un calcio bellissimo, forse uno dei più belli ed emozionanti a livello europeo. E’ un piacere vederli giocare. Hanno una mentalità offensiva, rischiano sempre l’uno contro uno. Un gioco che è bello da vedere”.
Gasperini ha chiuso con questo successo un ciclo importante e ieri al termine della gara ha rilasciato delle dichiarazioni che aprivano ad un suo possibile addio…
“Io spero che rimanga all’Atalanta. Sarebbe un errore per me lasciare l’Atalanta adesso. Hanno ancora tante pagine da scrivere insieme, in campionato e nella prossima Champions League. Se saranno in grado di azzeccare qualche acquisto, potrebbero anche lottare per lo scudetto”.
Cosa si aspetta quindi dall’Atalanta del prossimo anno?
“La conferma di Gasperini e la consueta attenzione sul mercato. Se riusciranno ad acquistare dei giocatori utili al loro progetto, possono aprire un nuovo ciclo. Sempre con Gasperini al comando però. Sono convinto che possa rimanere a Bergamo e trovare tutte le soddisfazioni che cerca, ancora per tanti anni”.