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Richiesta di arresto per Netanyahu, l’esperto a Notizie.com: “Vergognoso e offensivo”

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Giovanna Sorrentino

“Vergognoso porre sullo stesso livello il legittimo capo di uno Stato e un leader terrorista”. 

Il ricercatore Ispi Claudio Bertolotti commenta così la richiesta del procuratore della Corte penale internazionale Karim Khan di cinque mandati di arresto per Benjamin Netanyahu, il ministro israeliano della Difesa Yoav Gallant e tre leader di Hamas, sospettati di aver commesso crimini contro l’umanità.

Claudio Bertolotti (Ispi) (Ansa Foto) – notizie.com

Ma non solo. Secondo l’esperto è “un’offesa sia nei confronti del presidente, sia del legittimo diritto alla difesa di uno Stato. Penso che questa richiesta possa essere definita un obbrobrio dal punto di vista dell’applicazione del diritto alla difesa”. 

Se l’istanza venisse accolta, Netanyahu entrerebbe nella lista insieme con Muammar Gheddafi, Omar al Basir e Vladimir Putin. Com’è noto, il presidente russo è accusato dal Tribunale di deportazione illegale di bambini dall’Ucraina alla Russia, insieme con la commissaria per i diritti dei bambini Maria Alekseyevna Lvova-Belova.

La richiesta è vergognosa. Pone sullo stesso livello il legittimo capo di uno Stato, Israele, e i leader di un movimento terrorista, Hamas. Il primo per aver risposto a un’offensiva terrorista, i secondi per averla compiuta”, dichiara Bertolotti ai nostri microfoni.

Si tratta solo di una richiesta, per adesso, e “non ha alcun valore, perché la Corte deve ancora esprimersi”. 

Cosa rappresenta questa richiesta di mandato di arresto?
Dal punto di vista formale, sanzionare il mancato rispetto dei diritti umani in guerra, è coerente con i principi della Corte internazionale dell’Aja. Se la richiesta fosse accolta, sarà poi responsabilità dei Paesi che aderiscono all’accordo internazionale, rendere esecutivo l’arresto, se Netanyahu si recasse in un Paese diverso da Israele. Questa richiesta di mandato di arresto, è un’offesa per Netanyahu e anche per il legittimo diritto alla di Israele. Penso che si possa definire un obbrobrio dal punto di vista dell’applicazione del diritto alla difesa”.

Netanyahu, presidente israeliano – Notizie.com – © Ansa

Se la richiesta del procuratore Khan fosse accolta, Netanyahu verrebbe certamente arrestato?
Dubito che ciò avverrà. Credo che il sostegno dell’Occidente, almeno in questa fase, giochi a favore di Netanyahu. Quello che accadrà in futuro però è difficile da dire. Biden ha confermato il sostegno a Israele e se arrivasse Trump alla presidenza degli Usa sarebbe lo stesso. Ma credo che se la Corte accogliesse l’istanza potrebbe rappresentare un precedente importante con ripercussioni pericolose”.

Cioè?
A fronte di una messa in stato di accusa per crimini di guerra, un capo di Stato potrebbe avere le mani legate nel rispondere in caso di attacco. Il problema sostanziale per noi occidentali è che ci siamo disabituati alla guerra. L’abbiamo conosciuta fino agli anni ’40, ma la guerra è la normalità interrotta da periodi di pace. Ciò condiziona le nostre opinioni e riflessioni nei confronti di chi combatte per sopravvivere, come Israele”.

Ma quello che accade sulla striscia di Gaza è sotto gli occhi di tutti.
Agli occhi di tutti è una guerra. E viene veicolata dalle parti nella maniera più favorevole. La maggior parte dei morti di Gaza non sono civili. L’Occidente si è lasciato drogare dalla capacità di comunicazione e propaganda efficace di Hamas, che è riuscito a convincerci che la maggior parte dei morti sono donne e bambini. Non è così”.

E com’è?
Statisticamente dovremmo essere intorno alle 22mila vittime, più della metà di Hamas. Gli altri sono i civili di Gaza che non si sono allontanati dalle aree urbane che Israele ha identificato come zone operative, invitando la popolazione ad andare via. E c’è una componente civile che Hamas usa come scudo umano”.

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Giovanna Sorrentino