“Il confronto in tv tra Schlein e Meloni? Non escludo di farlo, non è ancore finito il tempo”. A dirlo il direttore del TG del La7 Enrico Mentana
La premier Giorgia Meloni seduta accanto al sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha preso parte alla messa presieduta dal Papa in piazza S. Pietro in occasione della prima Giornata mondiale dei bambini.
Per qualche ora il Presidente del Consiglio mette da parte le beghe da campagna elettorale, montate all’apice dei livelli dopo il videomessaggio autoprodotto, che da una parte esaltava l’azione di governo e dall’altra attaccava “la presunta mancanza di libertà prodotta dalla sinistra”. A quel videomessaggio, che ironicamente la premier ha ribattezzato la vera “TeleMeloni”, ha replicato la segretaria del Pd Elly Schlein che anche oggi è tornata a battere su alcuni capisaldi del suo partito.
“Meloni in Spagna, tra i nostalgici della dittatura franchista e tra i sostenitori di Trump, ha attaccato la sinistra. Ha detto che la sinistra cancella l’identita’. Ecco allora le rispondo io: in un anno e mezzo di Governo sta cancellando le liberta’ delle persone”. Schlein, lo ha detto durante il suo intervento in un incontro elettorale a Siena. “Se hai un salario da fame per lavorare non sei libero in questo nostro Paese”, ha continuato. “E se devo essere onesta dico che noi andiamo orgogliosi della nostra identita’, che e’ antifascista come la nostra Costituzione”, ha aggiunto. Intanto una domanda corre d’obbligo: si è davvero riaccesa la possibilità che il duello ravvicinato tra le due principali leader dei partiti del nostro Paese possa trovare compimento? A fornire più di un indizio è stato questa mattina il direttore del Tg di La7 Enrico Mentana.
“Il confronto in tv tra Schlein e Meloni? Non escludo di farlo, non è ancore finito il tempo”. Mentana ha pronunciato queste parole ospite del Festival della Tv di Dogliani (Cuneo). “Ho un invito aperto per tutti e sei i leader, decideranno cosa fare. Non escludo che il confronto si faccia. Le regole della par condicio mi consentono questo. Sono convinto comunque che non siano i duelli finali che spostano l’elettorato”, ha spiegato. ”Servono a tutti e due, proprio perché le europee sono proporzionali ad esercitare un’egemonia nel loro campo”. In attesa di un’eventuale risposta degli staff di Meloni e Schlein, posto che per entrambe ci sia ancora reale interesse al match televisivo, le stoccate tipiche di ogni campagna elettorale proseguono senza sosta. Le placherà solo il silenzio elettorale prima e il voto degli elettori poi.
In questa direzione, tra le altre, vanno registrate le parole del leader di Azione Carlo Calenda: “quella di Meloni e Schlein e’ politica vecchissima. Il vero nemico “e’ il fatto che Meloni e Schlein stanno chiedendo agli italiani un voto una contro l’altra”. Calenda, ha parlato a margine dell’evento “inclusione, innovazione e industria: una visione per l’europa”, a Milano. “Abbiamo fatto cosi’ per gli ultimi 30 anni e questo non produce niente, solo odio per l’italiano alla nostra destra o alla nostra sinistra”, ha proseguito il leader di Azione. Quello che stiamo facendo “e’ quello che io credo bisognerebbe fare, cioe’ parlare di programmi, e il nostro e’ molto approfondito. Oltre che di qualita’ dei candidati. Questo facciamo, le migliori liste mai fatte alle europee ed e’ l’impegno che abbiamo preso con gli elettori”