Palermo sotto shock per la morte di Angelo Onorato, marito dell’eurodeputata Francesca Donato. Le indagini proseguono, ma sono diversi i punti da chiarire.
Si tinge di giallo la morte di Angelo Onorato, marito dell’eurodeputata Francesca Donato. Il corpo senza vita dell’uomo è stato rinvenuto ieri, sabato 25 maggio, a Palermo. Il cadavere presentava una fascetta al collo, come quella degli elettricisti, e la causa del decesso potrebbe essere quella di soffocamento. Ma per avere certezze si attendono gli approfondimenti medici.
La Procura di Palermo ha immediatamente aperto un fascicolo per capire meglio l’accaduto. Si sta cercando di ricostruire le ultime ore di vita dell’uomo per avere un quadro più chiaro della vicenda. Ad oggi non è esclusa nessuna pista, neanche quella di un gesto estremo. Anche se l’ipotesi del suicidio non convince assolutamente la famiglia. Come riportato da Sky TG24, sia la moglie che la figlia hanno ribadito agli inquirenti (e non solo) che si è trattato di un omicidio.
Le ultime ore della vittima
Si indaga sulle ultime ore dell’uomo. Stando alle prime ricostruzioni riportate da diversi giornali, la vittima aveva un appuntamento con una persona a Capaci. Da quel momento, però, le sue tracce si sono perse fino alla tragica scoperta fatta dalla moglie e da alcuni familiari.
Sul posto sono arrivati subito i soccorsi, ma per l’uomo ormai non c’era più niente da fare. Sul posto la polizia per fare tutti i rilievi del caso e sentire anche la moglie e la figlia. I punti da chiarire sono ancora diversi e per questo motivo si preferisce mantenere il massimo riserbo.
Il testimone
Al vaglio degli inquirenti, oltre alle versioni della moglie e della figlia, anche quella di un testimone. L’uomo, citato dal Corriere della Sera, ha parlato di uno sportello aperto del Range Rover e due persone che urlavano. In un primo momento si era pensato ad un malore, poi la scoperta della presenza del cadavere. La polizia ha comunque spiegato che le persone in questione erano proprio la moglie e la figlia della vittima.
Le ipotesi degli inquirenti
Come detto in precedenza, sono diverse le ipotesi al vaglio degli inquirenti. Non sono presenti tracce di colluttazione nell’auto dove è stato trovato il corpo. In più, stando a quanto riferito dal Corriere, i primi approfondimenti avrebbero portato alla luce una serie di crediti che l’uomo non riusciva a riscuotere. Un fatto confermato da alcuni amici e che rischiava di creargli alcuni problemi economici.
Si tratta di passaggi che sono al vaglio degli inquirenti e che potrebbero rivelarsi fondamentali per chiarire una morte che, al momento, è un vero e proprio giallo.