L’ex ciclista Vincenzo Nibali in esclusiva ai nostri microfoni sul Giro d’Italia: “Doppietta per Pogacar possibile, ma attenzione ad un avversario in particolare”.
E’ stato un Giro d’Italia dominato da Tadej Pogacar. Lo sloveno, arrivato con i favori del pronostico e in Maglia Rosa dalla seconda frazione, ha dato spettacolo in salita, ma a cronometro e in frazioni che non erano adattissime alle sue caratteristiche. Una vittoria che lo porta con nelle migliori condizioni ad affrontare il Tour de France e tentare quella doppietta che manca dal 1998 (l’ultimo è stato proprio Marco Pantani ndr).
In queste tre settimane di sono arrivati segnali molto importanti anche dai nostri portacolori. Quinto posto e Maglia Bianca per Antonio Tiberi, tre vittorie di Milan, i successi di Vendrame e Ganna. Senza dimenticare un ottimo Giulio Pellizzari in salita. Di questo e della possibile doppietta Giro-Tour ne abbiamo parlato in esclusiva con Vincenzo Nibali, lo Squalo dello Stretto che nella sua lunga carriera ha conquistato due volte la Maglia Rosa (2013 e 2016) ed è stato l’ultimo italiano a salire sul gradino più alto del podio a Parigi (2014).
Nibali: “L’Italia ha ottenuto degli ottimi risultati a questo Giro”
Vincenzo Nibali, il Pogacar visto al Giro riuscirà a fare la doppietta con il Tour?
“Intanto penso che il Giro è andato bene. Se si affaccerà al Tour con la stessa condizione potrebbe anche replicare. E’ difficile dire qualcosa ora. La Grande Boucle richiede un grandissimo impegno. Bisognerà capire anche come si presenteranno i suoi avversari e principalmente Jonas Vingegaard“.
Capitolo italiani. Tiberi e Pellizzari hanno fatto un ottimo giro.
“Assolutamente sì. Ci sono stati degli ottimi risultati. Voglio menzionare anche le vittorie di Milan, un ritrovato Ganna con il successo nella cronometro e il secondo posto a Perugia“.
L’Italia ha finalmente trovato ciclisti per fare classifica nei Grandi Giri?
“Sicuramente sono sulla strada giusta. Pellizzari deve crescere molto. E’ il suo primo Giro d’Italia, ma ha dimostrato di avere grandi doti di scalatore. Tiberi è maturato tanto e deve continuare così“.