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Politica

Borghi provoca: “Basta con le armi, l’Ucraina si accontenti e si fermi qui…”

Published by
Daniele Magliocchetti

Il senatore della Lega, forse un po’ fuori dal mondo, attacca le parole di Stoltenberg e invita gli ucraini a lasciare le cose così come stanno

Provocatore come pochi e sempre polemico e soprattutto contro corrente. Ma sull’Ucraina e su quello che sta succedendo attorno alla guerra si rischia fortemente di andare a sbattere, ma a Claudio Borghi, senatore della Lega interessa fino a un certo punto e va avanti: “Secondo me l’Ucraina si deve accontentare di un pareggio con la Russia e vedere le cose come stanno adesso e non fa avanzare Putin…”. Parole che sanno tanto di resa e che gli ucraini non sentono proprio. Frasi che sono esattamente l’opposto di quelle che ha pronunciato Stoltenberg che lo stesso Borghi non ha gradito affatto.

Il presidente della Russia Vladimir Putin (ansa Notizie.com)

 

Borghi non si cura di quello che si pensa attorno alla posizione dell’Ucraina e delle varie situazioni con cui si sta portando avanti l’Europa, e poco gli importa della posizione del suo partito, la Lega, che ha firmato, almeno fino ad ora, tutti i pacchetti di invio armi a Zelensky. “Io credo che se l’Ucraina si fermi qui possa ottenere molto di più rispetto al fatto che possa continuare e andare avanti in questa guerra assurda“. Ma qui si scontra con le obiezioni che stanno facendo tanti sulla posizione della Russia che potrebbe non fermarsi qui. E Borghi replica: “Putin non può pensare di invadere altri stati vicini come se fossero ciliegie“.

“Se si usano armi difensive è un passo verso la guerra totale”

Il senatore della Lega Claudio Borghi mentre è in Parlamento (Ansa Notizie.com)

 

Il senatore Claudio Borghi ha delle idee tutte sue che non collimano tanto con la situazione attuale, soprattutto con quelle del governo di cui fa parte. Anzi, da come parla, forse, qualcuno all’interno della maggioranza dovrebbe preoccuparsi perché potrebbe anche essere il segnale di un orientamento che potrebbe cambiare ed essere anche radicale più avanti. Serpeggia, per ora in maniera silenziosa, un po’ di malumore sul continuare ad inviare le armi a Kiev, ma è lo stesso Governo e soprattutto la stessa Meloni che sollecita gli alleati a non lasciare da sola mai l’Ucraina, soprattutto in questo momento.

E le parole di Stoltenberg, nonostante la Meloni e Tajani, abbiano predicato calma e unità d’intenti, vanno in questa precisa direzione, almeno secondo Borghi: “Dire che si dovranno usare le armi difensive contro i russi, significa fare quei piccoli passettini che portano verso la guerra totale, su questo non ci sono tanti dubbi“. Ed è per questo motivo che Borghi auspica il famoso “pareggio” tra Ucraina e Russi che proprio pareggio non è.

 

 

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Daniele Magliocchetti