Gli integratori sono sempre più diffusi ma bisogna fare molta attenzione, infatti alcuni possono esporre a rischi molto severi.
Anche quando si parla di farmaci da banco e trattamenti naturali che sono comunque afferibili a prodotti destinati alla salute e quindi somministrati direttamente, è sempre la scelta migliore fare riferimento al proprio medico di base quindi evitare di informarsi sul web o reperire informazioni su possibili integratori da assumere senza specifiche.
Come dimostrato da recenti studi infatti anche gli integratori possono non essere innocui e avere rischi altissimi con effetti collaterali che non sono semplicissimi da gestire e possono essere ben più gravi di quanto si potrebbe immaginare. Solo perché non sono farmaci dunque non vuol dire che chiunque possa assumere ciò che vuole e nel modo in cui preferisce, ci sono limiti e indicazioni.
L’integratore, tra i più usati, con effetti collaterali gravi
Una recente ricerca pubblicata sul British Medical Journal ha rivelato quelli che sono i pericoli associati a determinati prodotti, con evidenze scientifiche molto interessanti che attestano i problemi che possono sorgere dall’uso di specifici integratori. Secondo quanto riportato nel testo si apprende come i prodotti a base di olio di pesce possano essere direttamente connessi con un rischio maggiore di sviluppare ictus e infarti.
Sembra inverosimile, pensando al fatto che si tratta di un prodotto naturale. Molti sono rimasti senza parole nell’apprendere quanto gli integratori e anche un ingrediente di questo tipo possano in realtà essere deleteri per l’organismo. Si legge nella nota che gli integratori basati sull’olio di pesce possono determinare, nello specifico, fibrillazione atriale e ictus, anche se in generale sono legati ad un miglioramento delle condizioni patologie a carico dell’apparato cardiocircolatorio.
Sembra quindi un’incongruenza ma non è così, è proprio l’evidenza che attesta come una dose errata, un uso prolungato o l’impiego di un prodotto in un soggetto piuttosto che un altro, possa portare a reazioni completamente diverse e anche avverse. In questo caso si tratta di patologie severe che possono anche degenerare nel tempo a cui è giusto fare attenzione.
L’indagine è stata condotta per ben 12 anni, su dati derivanti da 415 mila pazienti di età compresa tra i 40 e i 69 anni. Nonostante l’enorme mole di dati continueranno nel tempo per capire quali sono le indicazioni migliori da fornire a chi ne fa uso per non cadere in errore. C’è anche un altro studio al riguardo che è molto interessante, come riportato dal cardiologo Jim Liu a Fox News Channel. In questo si specifica come l’uso di integratori con olio di pesce abbia una duplice condizione e tutti ne devono essere consapevoli per la salute.
In alcuni casi è positivo e quindi permette di gestire le patologie pregresse, in altri casi può invece peggiorarle. Si tratta di una condizione puramente soggettiva. I medici quindi consigliano di evitare di assumere integratori se non dietro specifica indicazione di specialisti, prediligendo il consumo di prodotti naturali che possono fornire quanto necessario all’organismo come tonno, salmone, semi di chia e mandorle.