Gli antistaminici sono fondamentali contro le allergie ma hanno anche degli effetti collaterali da considerare con attenzione.
Questi sono medicinali e quindi è sempre necessario consultare il medico prima di procedere, sia che si tratti di un’allergia stagionale o di un evento transitorio. Non andrebbero mai assunti senza chiedere allo specialista perché non sono prodotti così “innocui” o di uso comune.
Per molti alcune tipologie di farmaco non sono indicate, per questo oggi il mercato dispone di tantissimi prodotti differenti, per rispondere sia ad allergie specifiche che ad età diverse e quindi a condizioni di salute che richiedono approcci mirati e non di certo generalizzati.
Questa differenziazione, così come l’attenzione maggiore che va posta non solo sui benefici ma anche sulle controindicazioni e sulle conseguenze severe che ne possono derivare, è importante perché aiuta a chiarire quali sono i pro e i contro e quindi evitare di assumere farmaci se non espressamente indicato dal medico.
Congiuntivite, rinite, orticaria sono ormai delle manifestazioni che colpiscono chiunque, a qualunque età. Sia soggetti che sono effettivamente già inclini alle allergie sia persone che invece non ne soffrono abitualmente. Ci sono alcuni antistaminici selettivi, quindi pensati per una specifica condizione di salute e quelli non selettivi e quindi generalizzati che hanno solitamente effetti di breve durata.
Tra le problematiche più comuni che si evidenziano con l’assunzione di questi prodotti vi sono: mal di stomaco, problemi di vista, secchezza delle mucose, emicrania, pressione bassa, stipsi. Tutto dipende dall’uso che si fa del prodotto e quindi da che tipo di antistaminico si adotta per l’allergia. Ad esempio se si impiega uno spray nasale o un collirio è facile che subentrino indisposizioni proprio alle aree trattate.
Con i farmaci per via orale tutto è più complesso, in media l’effetto è a stretto giro e in alcuni casi può durare ore se non giorni. Più è pesante la composizione e maggiori rischi ci sono di andare ad ottenere dei problemi a lungo termine. Tra sintomi avversi, non gravi, ci sono nausea, problemi di minzione, confusione. Nei bambini è facile anche che si verifichino irrequietezza e cambi d’umore.
Per fortuna oggi ci sono tante opzioni, anche naturali. Parlarne con il medico curante consente di individuare la tipologia di trattamento più idonea. Quindi, se si manifesta anche uno solo dei sintomi sopra descritti, è giusto riferirlo allo specialista, non sperare che passi da solo. Questo per evitare che degeneri o che possa trasformarsi in qualcosa di più problematico alla lunga.