Non si fermano i guai con la giustizia per Donald Trump. L’ex presidente è stato condannato ancora una volta. Annunciato il ricorso.
Se da una parte Donald Trump prosegue la sua campagna elettorale in vista delle elezioni di novembre, dall’altra l’ex presidente americano continua a combattere con le ormai note vicende giudiziarie. Una di queste è quella che riguarda i pagamenti alla pornostar Stormy Daniels.
Proprio su questa vicenda nelle scorse ore si è pronunciata la giuria di New York. Gli esperti hanno ritenuto colpevole l’ex presidente americano per tutti e 34 i capi di giudizio. Si tratta di un verdetto storico perché mai un ex inquilino della Casa Bianca era stato condannato in un processo penale. La decisione, comunque, non ferma la sua campagna elettorale oppure pone degli stop alla sua elezione. L’unica cosa che al momento è vietata a Trump è quella di votare in Florida.
Cosa rischia Donald Trump
La decisione della giuria di New York apre la strada alla condanna. La pena sarà stabilita il prossimo 11 luglio e l’ex presidente americano rischia da un anno e mezzo a quattro anni di carcere. Considerando l’età, l’assenza di precedenti penali e il basso livello di gravità, potrebbe non fare un giorno di detenzione oppure cavarsela con una multa o con la messa in prova.
Donald Trump, comunque, non ha intenzione di fermare la sua battaglia ed è pronto a ricorrere in Appello per provare a ribaltare la sentenza. “Continueremo a combattere”, ha assicurato l’ex presidente, citato da La Repubblica.
Trump: “Processo falsa”
In attesa del discorso previsto per le 17, Donald Trump ha rilasciato solamente una brevissima dichiarazione subito dopo la condanna: “Processo farsa. Una vergogna. Io sono innocente. Noi continueremo a combattere e il vero verdetto sarà il prossimo 5 novembre (giorno delle elezioni ndr)“.
L’avvocato dell’ex presidente, inoltre, ha annunciato il ricorso in Appello sottolineando che “la giuria è stata molto seria, sempre puntuale in tribunale e considerando tutte le prove. Tuttavia lo avrebbero dovuto giudicare innocente perché i documenti a disposizione non provano la sua colpevolezza“. Non ci resta, quindi, che aspettare le prossime settimane per capire la reale condanna e poi la decisione dei giudici in Appello.