Gli Italiani stanno abusando dell’ intelligenza artificiale: per il 79% è diventato uno strumento d’uso quotidiano
In un’epoca in cui la tecnologia avanza a passi da gigante, l’intelligenza artificiale (IA) si sta rapidamente affermando come una presenza costante nella vita quotidiana degli italiani. Secondo una recente ricerca presentata da Samsung in occasione dei Samsung AI Days – AI for ALL, emerge un quadro dettagliato del rapporto tra i consumatori italiani e l’IA.
Nonostante il 58% degli italiani ammetta di non avere una comprensione chiara di cosa sia effettivamente l’intelligenza artificiale, la percezione dei suoi benefici sia nel presente che nel futuro è diffusa. La GenZ si dimostra la generazione più informata sull’argomento, con oltre la metà (55%) che possiede una conoscenza approfondita dell’IA. Seguono i Millennial e la GenX, mentre i Boomer risultano essere quelli con le idee meno chiare.
L’atteggiamento generale nei confronti dell’IA in Italia è caratterizzato da un clima di fiducia: il 65% degli intervistati ritiene che questa tecnologia migliorerà significativamente le nostre vite. L’intelligenza artificiale viene vista come il futuro dal 79% degli italiani, apprezzata per la sua capacità di semplificare l’utilizzo della tecnologia nella vita quotidiana dall’84% dei partecipanti alla ricerca.
Solo un quarto degli italiani dichiara di non utilizzare l’IA nelle attività quotidiane legate al lavoro o allo studio. Le operazioni più frequentemente affidate all’intelligenza artificiale includono la ricerca di informazioni su tematiche sconosciute, gestione e rielaborazione dati, creazione di contenuti testuali e multimediali. Inoltre, quasi un italiano su tre considera l’IA uno strumento fondamentale per le traduzioni.
Per quanto riguarda il tempo libero e le relazioni sociali, solo uno su cinque afferma di non utilizzare affatto l’IA. Questa trova applicazione soprattutto nell’apprendimento delle lingue (28%), nella gestione degli impegni personali (27%), nell’intrattenimento televisivo (23%) e musicale (21%). Interessanti sono le differenze generazionali nell’utilizzo dell’intelligenza artificiale: se solo l’11% della GenZ dichiara di non farne uso quotidianamente per produttività o studio, questa percentuale cresce progressivamente passando attraverso i Millennial fino ai Boomer.
Gli smartphone si confermano i dispositivi su cui gli italiani ritengono che l’intelligenza artificiale possa esprimere al meglio il suo potenziale (54%), seguiti dai laptop (44%). Interessante notare come gli Smart TV guadagnino posizioni tra i Millennial rispetto alle altre generazioni. Questo Trend Radar evidenzia come gli italiani stiano progressivamente abbracciando l’intelligenza artificiale nelle loro vite quotidiane. Nonostante alcune differenze generazionali nell’accettazione e comprensione della tecnologia, ciò che emerge è un sentimento generalizzato positivo verso queste innovazioni capaci di rendere più semplice ed efficiente ogni aspetto del vivere moderno.