Alessandro Altobelli, ex compagno di Ancelotti in Nazionale, sul tecnico di Reggiolo: “E’ il tecnico più forte attualmente in attività”.
Cinque Champions League e 29 trofei complessivi. E’ questo il palmarès di Carlo Ancelotti da quando ha iniziato la carriera da allenatore. Il trionfo di ieri con il Real Madrid (Borussia battuto 2-0) consente al tecnico di Reggiolo di scrivere una nuova pagina di storia e non è assolutamente finita qui. Il prossimo anno l’allenatore dei Blancos cercherà di mettere altri trofei in bacheca.
Ai nostri microfoni in esclusiva è intervenuto Alessandro Albotelli per parlare proprio di Carlo Ancelotti. I due sono stati compagni in Nazionale e hanno condiviso due esperienze importanti come il Mondiale 1986 e l’Europeo 1988.
Altobelli: “Io l’ho conosciuto quando giocavo nell’Inter”
Alessandro Altobelli, Ancelotti continua a scrivere pagine di storia del calcio mondiale. Lei ha condiviso con il tecnico del Real Madrid diverse esperienze in Nazionale Si aspettava una carriera simile?
“Io ho conosciuto Ancelotti quando giocavo nell’Inter. Era venuto a fare una prova a San Siro e poi non so perché non l’hanno mai preso. Poi ci siamo incrociati in campo. Ma penso che la cosa particolare sia un’altra. In Nazionale Ancelotti era il secondo di Sacchi in Nazionale. In quel periodo Fantinel stava comprando la Reggiana insieme ad un mio amico. Quest’ultimo mi aveva chiesto un suggerimento sull’allenatore e io gli ho detto di andare a prendere proprio Carlo. Devo dire che ha fatto una carriera strabiliante. Si è formato da solo. Ha sempre ottenuto risultati da tutte le parti. Non so quello che è successo a Napoli, ma penso che De Laurentiis ora si sia pentito. Stiamo parlando dell’allenatore più forte in attività“.
Anche se in Italia è stato molto criticato.
“Tutte le critiche nei confronti oggi hanno una risposta. Io non so cosa avevano visto“.
In Nazionale com’era Ancelotti?
“Già un allenatore in campo. Come scendevamo in campo dava indicazioni a tutti. Non facevamo assolutamente fatica. Era uno che capiva di calcio“.