Sono circa 100 mila gli adolescenti che soffrono di obesità, ma nuovi farmaci arrivano per combattere questa patologia.
L’obesità negli adolescenti rappresenta una delle sfide sanitarie più pressanti in Italia, con circa 100mila giovani tra i 12 e i 18 anni gravemente colpiti da questa condizione. La ricerca e l’innovazione farmacologica aprono nuove speranze per questi ragazzi, grazie allo sviluppo di trattamenti efficaci che si affiancano alla necessaria correzione degli stili di vita.
L’obesità adolescenziale non è solo una questione estetica ma comporta rischi significativi per la salute a lungo termine, inclusi il diabete, l’ipertensione e altre malattie croniche. Claudio Maffeis, esperto in pediatria e primo autore delle linee guida sull’utilizzo dei nuovi farmaci anti-obesità in età evolutiva, sottolinea ad Adnkronos l’importanza di affrontare questo problema con un approccio combinato che includa sia la modifica dello stile di vita sia l’introduzione di terapie specifiche.
Ostacoli all’utilizzo dei nuovi farmaci
Nonostante la promessa rappresentata dai nuovi trattamenti basati sugli agonisti del recettore Glp1 – come la semaglutide – il loro utilizzo effettivo incontra notevoli ostacoli. Tra questi vi sono le difficoltà legate alla disponibilità dei principi attivi e ai costi elevati che le famiglie devono sostenere per accedere a queste cure. Questo limita fortemente la possibilità per molti adolescenti obesi di beneficiare delle terapie più avanzate.
Maffeis evidenzia come sarebbe utile un intervento da parte del Servizio Sanitario Nazionale per rimborsare questi trattamenti, aumentandone così l’accessibilità. Inoltre, rimarca l’esigenza di condurre studi “real-life” che possano fornire dati concreti sull’impatto effettivo dei farmaci nella popolazione adolescenziale italiana. Tuttavia, tali studi sono attualmente bloccati a causa della carenza dei principali attivi necessari.
Verso una nuova era nel trattamento dell’obesità adolescenziale
Nonostante le sfide presentate dalla situazione attuale, gli esperti rimangono ottimisti sul futuro del trattamento dell’obesità negli adolescenti. I progressivi miglioramenti nell’efficacia dei farmaci anti-obesità offrono una speranza reale per moltissimi giovani italiani afflitti da questa condizione. È fondamentale tuttavia ricordare che il successo nel controllo dell’eccesso ponderale richiede un impegno costante verso uno stile di vita salutare.
Si continua a lavorare per superare gli ostacoli legati alla disponibilità e al finanziamento delle cure innovative contro l’obesità adolescenziale, ed è essenziale continuare a promuovere tra i giovani abitudini sane ed equilibrate. Solo attraverso un approccio integrato sarà possibile contrastare efficacemente questa epidemia silenziosa che minaccia la salute delle future generazioni italiane.