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Economia

Preti e suore, sapete quanto guadagnano? Le cifre che nessuno immagina

Published by
Valentina Giungati

Preti e suore hanno un rapporto di lavoro effettivo con la Chiesa, non si tratta quindi solo di una vocazione religiosa.

Potrebbe sembrare un’anomalia il fatto che queste persone siano retribuite per una tipologia di professione che riguarda Dio e quindi la fede, ma come anche per gli altri, necessitano di ricevere un corrispettivo economico per vivere e quindi per tutti i bisogni personali e le spese a cui ognuno va incontro.

Quanto guadagnano preti e suore (notizie.com)

Non solo è previsto uno stipendio ma questo cambia anche in base al ruolo. La questione per preti e suore è però leggermente differente, ci sono specifiche di cui tenere conto poiché, talvolta, in alcune condizioni, non è prevista alcuna remunerazione.

Quanto guadagnano preti e suore in Italia

Un’informazione fondamentale è ciò che riguarda l’organizzazione in Italia rispetto agli altri Paesi. Pur essendo parte del medesimo ordine e quindi della stessa religione, le condizioni di preti e suore sono differenti da Paese a Paese. Lo “stipendio” non viene nominato come tale ma si parla correttamente di “sostentamento del clero” quindi di una cifra che gli permetta, mediante il loro incarico, di avere comunque una vita dignitosa.

Preti e suore, stipendio e sistema a punti (notizie.com)

Questo vuol dire che, come uno stipendio, sono previste tasse, oneri e tutto l’iter che vale comunque per tutti i cittadini. Bisogna anche scindere quanto viene dato dalla Chiesa per la figura specifica e ciò che invece guadagna un prete o una suora ricoprendo altri incarichi. Ci sono suore che insegnano a scuola, infermiere o che svolgono una professione assistenziale, per questi lavori spetta uno stipendio, un contratto e tutto quanto previsto dalla normativa. Lo stesso dicasi per un prete che insegna religione a scuola o svolge altra mansione diversa, risponderà come tutti alle medesime condizioni.

Gli stipendi previsti dal Clero e quindi a livello nazionale sono fissati per il 2024 in una retribuzione di 13.12 euro lordi per ogni punto. Non tutti sanno che il budget erogato è relativo a un punteggio, questo perché più sono le mansioni e alta la carica, maggiore sarà anche la cifra spettante. Un sacerdote ordinario parte da 80 punti quindi avrà 1049.60 euro, il vescovo arriva a 138 punti quindi 1810.56 euro mensili. Concorrono al punteggio anche la parrocchia di destinazione, la comunità pastorale, l’incarico in aree disagiate o compiti specifici.

Diversa è la questione dei frati che rinunciano invece a ogni disposizione economica e quindi vengono aiutati materialmente ma non percepiscono alcuno stipendio. Le suore non percepiscono alcuno stipendio e per questo sono molto più presenti in attività di contorno rispetto ai preti. Avrebbero altrimenti diritto a vitto e alloggio ma non ad altri budget e quindi vivere diventerebbe difficile senza poter affrontare i costi e gli imprevisti. Per le regole fiscali sono previste tassazioni e oneri come per gli altri cittadini, quindi anche la possibilità di bonus e benefici fiscali laddove necessario.

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Valentina Giungati