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Curiosità

Tumori: “Dragon boat rosa”, il Veneto al primo posto per le donne operate al seno

Published by
Zarina Chiarenza

Il Veneto si piazza come la prima regione dei “Dragon boat rosa”, importante iniziativa per le donne operate al seno.

Il Veneto si conferma all’avanguardia nella lotta contro il tumore al seno, inaugurando l’iniziativa “Dragon boat in rosa”. Questo progetto, ideato dall’associazione Unite Gareggiamo Ovunque Onlus e sostenuto con entusiasmo dalla Regione, mira a coinvolgere un numero sempre maggiore di donne che hanno superato la malattia. La partenza è stata data ieri da Treviso, ma l’obiettivo è estendere l’iniziativa a tutte le altre aziende sanitarie della regione.

Tumori al seno e Dragon Boat, un’unione vincente – notizie.com

Il “dragon boat” non è solo uno sport acquatico che richiede forza e coordinazione; per le donne che hanno subito un intervento chirurgico al seno, rappresenta anche un importante strumento di riabilitazione. L’attività fisica specifica aiuta nella ripresa funzionale del braccio operato, contribuendo significativamente alla riabilitazione fisica. Ma i benefici non si fermano qui: partecipare alle gare di dragon boat ha anche un impatto positivo dal punto di vista psicologico e sociale.

Benefici psicologici e sociali

L’assessore regionale alla sanità Manuela Lanzarin ha sottolineato come lo spirito di squadra e la competizione sana generati da questo sport abbiano effetti terapeutici notevoli. Il sostegno reciproco tra le atlete aiuta a combattere la malattia non solo sul piano fisico ma anche su quello emotivo, facilitando il ritorno a una vita il più possibile normale dopo la diagnosi e il trattamento del tumore al seno.

La locandina dei Dragon Boat (Foto IG @ugopadova) notizie.com

La squadra trevigiana “Akea Rosa Lilt Treviso”, istituita nel 2015, è stata tra le prime a scendere in acqua sotto questo nuovo progetto. La loro esperienza dimostra come lo sport possa diventare un veicolo potente per promuovere la salute e il benessere delle donne operate al seno. Grazie alla loro partecipazione attiva, hanno aperto la strada affinché altre donne possano beneficiare dello stesso sostegno.02

Ciò che rende particolarmente innovativo il progetto “Dragon boat in rosa” nel Veneto è l’intento della Regione di creare una rete capillare che coinvolga non solo le breast unit (unità specializzate nella cura dei tumori mammari) ma anche i centri riabilitativi e quelli dedicati alla medicina dello sport. Questa visione olistica garantisce alle donne sopravvissute al cancro al seno un supporto completo ed efficace durante tutto il percorso post-operatorio.

Con “Dragon boat in rosa”, il Veneto si posiziona come leader nazionale nell’offrire alle donne operate al seno una possibilità concreta di recupero fisico ed emotivo attraverso lo sport. Quest’iniziativa rappresenta un modello virtuoso di come la collaborazione tra associazioni no-profit, istituzioni sanitarie ed enti regionali possa produrre risultati significativi nella vita delle persone colpite dal cancro.

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Zarina Chiarenza