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La Bce pensa al taglio dei tassi d’interesse, Sapelli: “Grave errore. Ecco quali sono i rischi”

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Francesco Spagnolo

Giulio Sapelli, professore di storia economica, in esclusiva ai nostri microfoni sul possibile taglio dei tassi di interesse deciso dalla Bce.

C’è grande attesa per la riunione del prossimo 6 giugno della Bce. Nella giornata di giovedì, stando alle ultime indiscrezioni, la Banca Centrale Europea potrebbe tagliare i tassi di interesse. In caso di conferma di questa scelta, si tratterebbe di una decisione storica visto che per la prima volta si anticiperebbero le mosse della Fed.

Sapelli e Lagarde – Notizie.com – © Ansa

Non tutti, però, condividono la mossa pensata da Largarde e dalla Bce. Giulio Sapelli, professore di storia economica, in esclusiva ai nostri microfoni boccia l’ipotesi del taglio dei tassi d’interesse sottolineando che sono molto più i rischi che i benefici.

Sapelli: “Con il taglio dei tassi d’interesse si penalizzano governi e imprese”

Giulio Sapelli, professore di storia economica – Notizie.com – © Ansa

Professor Sapelli, la Bce pensa al taglio dei tagli d’interesse. E’ una mossa giusta?

Se li taglia fa una cosa sbagliata. Non si può agire monetariamente con una inflazione che è dovuta alla carenza di offerta. I prezzi aumentano per via della guerra e delle sanzioni americane ai russi“.

Quindi è una inflazione dovuta all’assenza di materie prime.

Assolutamente sì. Bisogna aumentare l’offerta e la presenza di queste materie prime sui mercati. Se si tagliano i tassi di interesse si penalizzano le imprese e non solo“.

Decisione che metterà in difficoltà i governi?

Certo. Sia le imprese che i governi“.

Ma quali sono i rischi?

Con il taglio dei tassi di interesse manca il credito. Costa molto di più fare i debiti“.

In caso del taglio dei tassi d’interesse, come potrà difendersi un governo da questi rischi?

Non potrà farlo. Aderendo all’Ue e non cambiando la politica economica non può assolutamente difendersi. Questo non significa che si deve lasciare l’Europa. Bisogna restare, ma sempre con la schiena dritta“.

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Francesco Spagnolo