Ai margini dell’assemblea generale e alla vigilia delle elezioni europee, la presidente di Federvini ha spiegato le aspettative degli associati per le decisioni del futuro governo europeo
Non sono stati mesi facili gli ultimi trascorsi per tutti gli associati della federazione dei viticoltori italiani. Le tensioni internazionali, i dazi imposti e non ultime le politiche europee in tema di agricoltura e clima, pesano notevolmente anche su un settore in crescita come quello della produzione e vendita di vino. Un mondo che sta cambiando sullo scenario geopolitico, tra conflitti vecchi e nuovi che hanno esacerbato tensioni a livello internazionale, e che necessariamente impone anche all’economia riflessioni ed efficaci prese di posizione.
Proprio questa mattina, presso le Scuderie di Palazzo Altieri, si è tenuta l’Assemblea Generale Federvini 2024, il classico appuntamento annuale, questa volta dal dal titolo “Cultura, responsabilità, stile mediterraneo”. E Micaela Pallini, presidente e amministratore delegato dell’omonima azienda di famiglia, dal 2021 presidente proprio di Federvini, ha illustrato, in esclusiva ai microfoni di Notizie.com, i programmi futuri e le aspettative per il nuovo parlamento europeo che uscirà nella tornata elettorale che si terrà in tutti gli stati membri nel prossimo weekend.
Una situazione politica mondiale davvero complicata, una crisi nel settore agroalimentare che comunque procura molti grattacapi, ma nonostante tutto ciò, le tre filiere rappresentate da Federvini costituiscono il 19 per cento dell’export del Food and beverage. Un settore quindi vitale per il Made in Italy, soprattutto all’estero, ecco perchè l’associazione si aspetta molto dalle prossime elezioni europee. Ne abbiamo parlato in esclusiva ai nostri microfoni con Micaela Pallini, presidente di Federvini. “In questa edizione dell’assemblea abbiamo voluto fare un punto della situazione a livello europeo e a livello globale. Il nostro settore rappresenta il 19% delle esportazioni dell’agroalimentare italiano e non parlo soltanto di vini, ma anche di spiriti e aceti che Federvini rappresenta. Partiamo da un saldo positivo commerciale di 8,4 miliardi di euro, quindi è chiara l’importanza del vino italiano e di come porti nel mondo il Made in Italy, perchè non c’è niente di più italiano del nostro vino. Parliamo di Europa e parliamo di mondo perchè ci sono tante sfide che ci aspettano, sia politiche sia di economia globale”.
Nel prossimo weekend si andrà in tutti gli stati membri della Ue alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo che potrebbe poi avere ripercussioni sulle future politiche economiche. “Noi speriamo che il prossimo Parlamento affronti finalmente dei temi dedicati al settore produttivo e agricolo in modo meno idealista“, prosegue la presidente Pallini, “quando si parla di ecologia, quando si parla di impatto sul territorio, perchè il cambiamento climatico è sotto gli occhi di tutti, c’è da farlo in maniera intelligente e non per posizioni preconcette, cosa che ha caratterizzato il parlamento precedente. Ecco perchè siamo qui, per raccontare cosa siamo, cosa rappresentiamo e i numeri che sono dietro di noi. La nostra filiera fattura 21,5 miliardi ogni anno dalle nostre aziende, più altri 10 miliardi delle aziende aggregate nell’indotto. Sono numeri importanti che vanno tutelati, anzi vanno aiutati a crescere, chiaramente in un ambito sostenibile”.