Gli scavi tra i resti dell’antica Pompei, stanno riservando sorprese a non finire: scoperta la stanza di un carpentiere
Alla luce del giorno, tra le rovine dell’antica Pompei, è stata fatta una scoperta che porta nuova luce su quella che era la vita quotidiana degli antichi romani. Nel quartiere servile della villa di Civita Giuliana, è stata infatti rinvenuta la stanza di un carpentiere, completa degli attrezzi del mestiere.
Questo ritrovamento arricchisce ulteriormente il patrimonio conoscitivo relativo agli ultimi momenti di vita della città, prima dell’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C.. Tra i reperti emersi spiccano ceste, una lunga corda e pezzi di legno accanto a una sega con lama sorprendentemente simile a quelle utilizzate fino a tempi molto più recenti. La presenza di questi oggetti testimonia non solo quelle che erano le abilità artigianali dei pompeiani, ma anche la straordinaria conservazione degli ambienti e dei materiali deperibili come legno e tessuti, che si sono mantenuti nel tempo grazie alla tecnica dei calchi.
Pompei: le ricerche e la tecnica dei calchi
La tecnica dei calchi, perfezionata sin dal 1863, ha permesso di ottenere forme originali da vuoti lasciati nel terreno dalla decomposizione materiale organico coperto dalla cenere solidificata. Questo metodo unico ha rivelato dettagli incredibili non solo delle vittime dell’eruzione ma anche degli oggetti quotidiani e ora offre uno sguardo senza precedenti nella vita di un carpentiere pompeiano.
L’importanza della continuazione delle indagini archeologiche è sottolineata dall’impegno finanziario promesso dal ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano durante una visita al sito. L’obiettivo è chiarire ulteriormente gli aspetti scientifici e giuridici legati alla villa di Civita Giuliana, con il sostegno della collaborazione tra il Parco Archeologico e la Procura della Repubblica di Torre Annunziata.
La scoperta rappresenta un esempio eccellente dell’efficacia della sinergia tra istituzioni culturali e giudiziarie nella protezione e valorizzazione del patrimonio archeologico. Il direttore generale Musei del MiC Massimo Osanna evidenzia come questa collaborazione abbia già portato a risultati significativi come il rinvenimento straordinario del carro da sposa nel 2019.
In conclusione, la stanza del carpentiere a Pompeii non è solo un ritrovamento archeologico; è una finestra sul passato che ci permette di comprendere meglio le competenze tecniche e la vita quotidiana degli antichi romani. Grazie all’impegno continuo delle autorità italiane nella ricerca archeologica, Pompeii continua a rivelare i suoi segreti secolari offrendoci preziosissime testimonianze storiche.