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Cronaca

Europee, domani Italia al voto. Ultime ore, ultimi attacchi tra partiti -VIDEO-

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Luigia Luciani

Queste Europee sono o non sono anche un test per il suo governo? “Sono e restano elezioni europee. Allo stesso tempo, considero questa tornata un’indicazione importante sulla strada percorsa finora”. Lo ha il premier  Meloni al Secolo d’Italia, “La spesa si calcola sul Pil e da quando Giorgia Meloni è presidente del Consiglio la spesa sta scendendo, noi chiediamo di portarla alla media europea, non è impossibile. Attacca la segretaria Pd a Radio Anch’io. Ultime scaramucce da campagna elettorale

Poche, pochissime ore ancora per gridare i propri slogan. Domani anche l’Italia voterà per il rinnovo del Parlamento europeo. Napoli, Torino, Milano, Padova.

Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni con Schlein sullo sfondo (Ansa Notizie.com)

Da Nord a Sud, città protagoniste delle chiusure di campagna elettorale. Piazze vuote, urne piene? Questo è il detto, ma che venga rispettato nei fatti appare assai improbabile. Perchè i partiti, tutti, temono un grande e trasversale avversario: il popolo dell’astensionismo, che potrebbe arrivare anche alla soglia del 50%. Matteo Salvini, vicepremier e ministro delle Infrastrutture ha salutato la gente di Roma 24 ore fa. Con lui sul palco, candidato indipendente della Lega il generale Roberto Vannacci. “Il dado è tratto” e poi il richiamo ad una lunga serie di temi che hanno contraddistinto la campagna elettorale del generale sospeso. Piazza Santi Apostoli non era certamente gremita e le bandiere sventolate, non sono  state sufficienti a coprire assenze e vuote.

Lui, Vannacci, maniche di camice e passeggiata da destra a sinistra sul palco, ha animato il comizio finale della Lega. Una “festa” durata meno di 2 ore e chiusa e aperta sulle note di De Gregori. “Perchè le canzoni non sono nè di destra nè di sinistra. A me piace Guccini ad esempio…Una volta ho cantato pure la Locomitiva. Un mio partito? Vedremo”. Così Roberto Vannacci passando in rassegna i capannelli di cronisti poco prima di salire sul palco. Ma la sera poi è volata via tra foto e autografi coi sostenitori del Carroccio che sperano che il generale qualche voto percentuale in più. Salvini si riterrà soddisfatto di superare anche di poco quanto ottenuto alle ultime politiche e magari di rimanere la seconda forza della coalizione di governo. La prima resterà invece FdI. L’incognita è: il partito di Meloni andrà oltre il 26%? E se sì di quanto? Intanto il presidente del Consiglio in un’intervista al Secolo d’Italia richiama anche stamattina i suoi cavalli di battaglia: Queste Europee sono o non sono anche un test per il suo governo? “Sono e restano elezioni europee. Allo stesso tempo, considero questa tornata un’indicazione importante sulla strada percorsa finora”.

Europee, domani Italia al voto. Ultime ore, ultimi attacchi tra partiti

Elly Schlein e Giorgia Meloni

Poi Meloni scatta un’istantanea, di parte, sull’operato dell’esecutivo:  “In questo anno e mezzo abbiamo ottenuto risultati importanti in Europa, a tutela dei nostri interessi nazionali. Penso alla revisione della Politica agricola comune, alla battaglia per cambiare il regolamento imballaggi, al cambio di approccio che abbiamo impresso sull’immigrazione – ha osservato  –Prima che arrivassimo noi, in Ue si discuteva soltanto su come redistribuire tra i 27 Paesi membri gli immigrati clandestini che i governi di sinistra facevano sbarcare sulle nostre coste, con noi adesso si lavora insieme per difendere i confini esterni e combattere finalmente i trafficanti di esseri umani”. “Sul fronte interno, abbiamo investito tutte le risorse a disposizione per difendere il potere d’acquisto delle famiglie e incentivare le imprese ad assumere, e i principali indicatori macroeconomici, a partire da quelli sull’occupazione, ci dicono che siamo sulla strada giusta”. 

E per la serie, “fate il vostro gioco”, anche la segretaria Pd Elly Schlein fino alla fine ripete il mantra scelto dal suo partito per la campagna elettorale . “Sui fondi per la Sanità dalla maggioranza “dicono un falso, come quando dicono che hanno fatto il più grande investimento, pensano di prendere in giro gli italiani ma non è cosi. La spesa si calcola sul Pil e da quando Giorgia Meloni  è presidente del Consiglio la spesa sta scendendo, noi chiediamo di portarla alla media europea, non è impossibile”. Insomma, una cosa è certa manca poco e poi gli slogan elettorali verranno messi da parte. Arriveranno quelli da analisi post voto!

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Luigia Luciani