Vasco Rossi non finisce mai di stupire e i suoi fan e non solo e durante un intervista online ha detto la sua fornendo spunti interessanti…
In un’epoca in cui la musica e la cultura si intrecciano sempre più con tematiche sociali e politiche, le parole di Vasco Rossi durante l’intervista online dalla Sala Buzzati del Corriere della Sera assumono un significato particolarmente profondo.
Il cantautore di Zocca non ha solo ritirato la Pergamena della Città di Milano ma ha anche colto l’occasione per esprimere le sue preoccupazioni riguardo alla direzione che sta prendendo la società.
Vasco Rossi: “il populismo mi spaventa”
“Quello che mi preoccupa? Il trionfo del populismo”. Con queste parole, Vasco Rossi mette a nudo una delle sue maggiori inquietudini. L’artista osserva con preoccupazione come il discorso pubblico sia sempre più dominato da narrazioni semplicistiche che sfruttano le paure e le insicurezze delle persone. Le fake news e l’utilizzo distorto dei social media contribuiscono a creare un clima di tensione e diffidenza nella popolazione, alimentando sentimenti negativi come rabbia e frustrazione.
La pandemia da COVID-19 ha rappresentato un punto di svolta nel modo in cui percepiamo la realtà circostante. Secondo Vasco Rossi, questo evento globale ha fatto “esplodere il delirio totale collettivo”, lasciandolo allibito davanti alle reazioni spesso irrazionali della gente. L’artista critica aspramente coloro che hanno cavalcato l’onda dell’emergenza sanitaria per promuovere teorie complottiste o per attaccare ingiustificatamente le decisioni governative riguardanti i lockdown e i vaccini.
Sul tema dei vaccini, Vasco Rossi offre una riflessione sincera: sebbene molti abbiano accettato la vaccinazione come misura necessaria per contenere il virus, ciò non significa che fosse una scelta desiderata. L’accettazione forzata delle restrizioni sanitarie è stata fonte di malcontento per alcuni, alimentando ulteriormente teorie complottiste e critiche infondate verso le istituzioni.
Preoccupano le democrazie occidentali
Uno degli aspetti più allarmanti sollevati dall’intervista è la paura espressa da Vasco Rossi riguardo alla salute delle democrazie occidentali. L’influenza dei social media sulle opinioni pubbliche rischia di minare i fondamenti stessi su cui si basano le società democratiche: il dibattito aperto, informato ed equilibrato.
Se ogni convinzione diventa frutto dell’eco camera dei social network, diventa sempre più difficile distinguere tra verità oggettive e manipolazioni interessate.
Durante l’intervento al Corriere della Sera, c’è stato anche un momento leggero quando Urbano Cairo, presidente e ad di Rcs MediaGroup (che include tra gli altri La7), è entrato nella sala suscitando la sorpresa di Vasco. Questo siparietto non solo ha alleggerito l’atmosfera ma ha anche evidenziato il rapporto tra personalità pubbliche nei diversi ambiti culturali italiani. Le riflessioni portate avanti da Vasco durante questa intervista offrono uno spunto importante sulla responsabilità sociale degli artisti nel contestualizzare i loro messaggi in tempi complessi come quelli attuali. La musica può essere uno strumento potente non solo per intrattenere ma anche per informare ed educare verso una maggiore consapevolezza civica.