Il sindaco fa un discorso perfetto in lingua inglese ma è merito dell’intelligenza artificiale che ha ricreato alla perfezione la sua voce
L’intelligenza artificiale è tanto affascinante, quanto pericolosa. Da ormai più di un anno si parla con ammirazione e spavento delle potenzialità di questo mezzo. Si iniziano ad apprezzare le prime produzioni, ma si guarda con diffidenza a quelle che saranno le prossime. La consapevolezza comune è che in mano alle persone sbagliate può rivelarsi davvero un’arma rischiosa e i danni che potrebbe causare sarebbero realmente gravi. Per questo si inizia a pensare, e in parte è già stata creata, a una documentazione che possa limitarne pesantemente l’utilizzo, così da non farla capitare in mani incapaci di usarla con il dovuto raziocinio.
Di recente questo l’IA si è mostrata in Giappone in tutta la sua potenza, andando a creare un enorme e divertente risultato per il sindaco di Yokosuka. Katsuaki Uechi, infatti, si è mostrato più volte mente comunicava con colleghi di altri Paesi in una fluente lingua inglese. Una capacità che aveva sorpreso tutti ma che, dietro di sé, nascondeva un segreto che solo di recente è stato tenuto nascosto anche le persone a lui più vicine. Per facilitare i contatti internazionali, soprattutto in virtù della presenza nella città della più grande base navale americana della Nazione, ha deciso di affidarsi all’IA.
I risultati effettivamente sono strabilianti. Osservando i video pubblicati da aprile è evidente come la ricreazione della sua figura mediante l’intelligenza artificiale abbia tratto tutti in inganno. Le similitudini sono eccezionali, perfino i dettagli del viso e del corpo sono esattamente gli stessi. A sorprendere ancora di più, però, è la sua voce. Nessuno sfalso robotizzato, niente che potesse far pensare che si trattasse di un lavoro fatto esclusivamente al computer. A dare l’annuncio di questa fantastica innovazione è stato lo stesso sindaco che, qualche giorno fa, ha confessato ad alcuni giornalisti di conoscere solo poche parole in inglese.
In conferenza stampa lui stesso ha mostrato il proprio stupore per i risultati raggiunti. Questo, chiaramente, esprimendo come primo obiettivo che questa tecnologia venga utilizzata solo ed esclusivamente per fare del bene. Ha proseguito poi spiegando che nelle prossime occasioni sarà sempre il suo avatar a condurre le conferenze stampa che terrà in lingua straniera, così da non doversi esporre ed evitare figuracce. Insomma, una scoperta che non solo gli permetterà di non doversi rimettere sui libri, ma anche di ovviare a parecchi impegni che, altrimenti, avrebbero riempito costantemente le sue giornate. Un’invenzione che può cambiare il mondo, a patto che venga utilizzata con cura e attenzione.