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La follia nelle email lo inchioda: “Rapire una ragazzina era la sua fantasia”

Published by
Marco Ercole

Spunta un nuovo triste e macabro capitolo di una storia di rapimento e omicidio che ha coinvolto mediaticamente tutto il mondo

La sparizione di Madeleine McCann è uno di quei casi che hanno riscosso a livello mediatico l’attenzione di tutto il mondo. Avvenne la sera di giovedì 3 maggio 2007 a Praia da Luz, una località di villeggiatura di Lagos nella regione di Algarve, in Portogallo. La bambina venne lasciata, come rivelano i genitori, nella camera dell’albergo in compagnia dei suoi fratellini, due gemelli di due anni. La coppia non nutriva preoccupazioni. A intervalli regolari uno tra il padre e la madre si recava a controllare la situazione, rasserenati anche dagli amici con cui erano andati a cena. Questo fino a quando, rientrando in stanza, non ha scoperto della scomparsa della piccola Maddie.

Spuntano dell’email in cui rivela la sua pedofilia (Screenshot Twitter) – Notizie.com

Le indagini giudiziarie sono iniziate immediatamente. Per settimane sono stati analizzati video della sicurezza, ascoltate testimonianze, alcune anche di presunti avvistamenti della bimba. Ricerche che hanno portato all’esito di rapimento. Lungo la lista delle forze dell’ordine erano tanti i nomi degli indagati. Ma solo di recente, nel 2020, in Germania sono emerse delle prove che hanno aumentato i sospetti sul nome di Christian Brückner. Già condannato per lo stupro di una turista di 72 anni e di abusi sessuali e atti di pedofilia, l’uomo ha vissuto in Portogallo proprio nel periodo compreso tra il 2002 e il 2007.

La fantasia rivelata dalle email

Lo scorso mercoledì, però, questo caso ha subito una nuova svolta clamorosamente inaspettata. Il detective Titus Stampa ha dichiarato, davanti al tribunale di Braunschweig, che la polizia ha trovato un account Hotmail e un disco rigido che apparterrebbero al tedesco. Le e-mail presenti all’interno sarebbero risalenti proprio al 2007 e legate al rapimento e all’omicidio di Maddie. Il contenuto non è stato rivelato, questo resterà segreto almeno fino alla definizione del caso. Quel che è dato sapere alle redazioni locali è che vi sarebbe materiale sufficiente per dimostrare la sua colpevolezza.

Christian Brückner rischia altri quindici anni di carcere (Screenshot Twitter) – Notizie.com

Stampa, infatti, ha aggiunto che in un’altra casella postale Brückner si teneva in contatto con altri molestatori di bambini. In alcune dell’e-mail principali avrebbe parlato, tra l’altro, della sua fantasia di rapire e abusare sessualmente di una giovane ragazza e di sua madre. Attualmente l’imputato è sotto processo per tre capi di imputazione di stupro e due capi di imputazione di abusi sessuali su minori. Sta scontando una pena detentiva di 7 anni per lo stupro già citato dell’anziana signora. Se il tribunale dovesse giudicarlo colpevole anche di questi reati, allora gli verrebbero aggiunti almeno altri 15 anni.

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Marco Ercole