Matteo Bassetti ne è certo: “è l’anno del ritorno, in Italia purtroppo ha molti alleati”. Le parole dell’infettivologo e i consigli per correre ai ripari.
Il morbillo sembra fare un inquietante ritorno sulla scena italiana, portando con sé una serie di preoccupazioni non solo per la salute pubblica ma anche per il dibattito politico che si infiamma. Matteo Bassetti, autorevole voce nel campo delle malattie infettive e direttore presso l’ospedale policlinico San Martino di Genova, ha lanciato un allarme che non può essere ignorato.
Recentemente, sono stati annunciati 12 casi di morbillo nel carcere Genova-Marassi. Questa notizia ha riacceso i riflettori su una malattia che molti ritenevano ormai sotto controllo grazie alle campagne vaccinali degli ultimi decenni. Il morbillo è altamente contagioso e può avere conseguenze gravi soprattutto nei soggetti più vulnerabili come bambini piccoli o persone con sistema immunitario compromesso.
La questione della vaccinazione torna prepotentemente d’attualità in seguito a dichiarazioni e posizioni assunte da esponenti politici. Tra questi spicca il senatore della Lega Claudio Borghi, che recentemente ha proposto un emendamento per l’abolizione della legge Lorenzin sugli obblighi vaccinali per i bambini. Questa mossa ha suscitato non poche polemiche e discussioni sull’importanza delle vaccinazioni come strumento preventivo contro malattie potenzialmente letali come il morbillo.
Il direttore della Clinica Malattie Infettive del Policlinico San Martino di Genova Matteo Bassetti non ha esitato a commentare la situazione attuale, evidenziando come il morbillo abbia “molti alleati” in Italia, facendo anche riferimento esplicito al Parlamento italiano. Le sue parole su X (precedentemente noto come Twitter) mirano a sollevare consapevolezza sulla gravità del problema e sull’urgenza di mantenere alte le coperture vaccinali nella popolazione.
L’intervento di Bassetti va visto come un appello alla responsabilità collettiva nell’affrontare le sfide poste dalle malattie infettive. La storia ci insegna quanto sia cruciale mantenere sistemi sanitari efficienti e politiche sanitarie basate su evidenze scientifiche solide per proteggere la salute pubblica.
Il ritorno del morbillo rappresenta un campanello d’allarme che non può essere ignorato. È fondamentale affrontare questa sfida con serietà e impegno da parte di tutti gli attori coinvolti: istituzioni sanitarie, decisori politici e cittadini stessi devono lavorare insieme per garantire che le conquiste ottenute negli anni nella lotta contro le malattie prevenibili con la vaccinazione non vengano messe a rischio da scelte poco informate o da calcoli politici.