Il sondaggista Mannheimer in esclusiva ai nostri microfoni dopo le Europee: “Il sorpasso di Forza Italia potrebbe creare qualche problema a Salvini”.
E’ tempo di riflessioni dopo le Europee. Il voto ha confermato FdI come primo partito e PD all’inseguimento. Dietro il vuoto con il M5s chiamato a difendersi nei prossimi mesi da Forza Italia e Lega. Noi di questo, ma anche del flop di Matteo Renzi e di Carlo Calenda, ne abbiamo parlato in esclusiva con il sondaggista Renato Mannheimer.
Renato Mannheimer, partiamo dal sorpasso di Forza Italia sulla Lega. Se lo aspettava?
“Assolutamente sì anche perché per molti sondaggi era proprio così. Diciamo che è un sorpasso virtuale visto che il distacco è minimo. Ma ha un suo valore simbolico e questo crea qualche problema a Salvini“.
Solo a Salvini oppure anche al governo?
“Al governo non credo proprio. Almeno che Salvini voglia fare qualche azione particolare, ma personalmente non penso. Sicuramente questo risultato rafforza il premier Meloni“.
Nel centrosinistra possiamo dire che il leader è Schlein?
“Assolutamente sì. La Schlein ha avuto un successo al di là delle aspettative e adesso sarà lei a dirigere il centrosinistra in caso di un campo largo. Conte pensava di superare il Pd, ma ha preso una vera batosta“.
Possibile uno scossone nei pentastellati dopo questo flop?
“Non credo. Penso che per un po’ di tempo rimarrà così. Ricordiamo che per i pentastellati le Europee contano meno e hanno pagato anche l’astensione registrata al Sud. Magari alle prossime politiche ritornano a fare bene“.
I voti del M5s dove sono andati?
“Qualcuno a Bonelli, altri al Pd“.
Scelta sbagliata da parte di Renzi e Calenda di correre da soli.
“Sbagliatissima. Avrebbero avuto una bella pattuglia di parlamentari in caso di alleanza. Tanti elettori non li hanno votati e preferito Forza Italia e Partito Democratico proprio perché erano separati“.