L’ex sindaco di Roma ed eletto AVS alle Europee Ignazio Marino in esclusiva ai nostri microfoni: “Sono tornato e dovrò occuparmi di alcune cose”.
Non solo Ilaria Salis, tra gli eletti di AVS a queste Europee c’è anche Ignazio Marino. L’ex sindaco di Roma ha ottenuto nella circoscrizione centrale più di 24mila preferenze. Un risultato che lo ha portato ad essere il primo del suo partito in questa parte d’Italia e quarto in totale (sopra di lui Ilaria Salis, Mimmo Lucano e Francesco Borelli).
“Adesso sono tornato – le prime parole di Marino in esclusiva ai nostri microfoni a margine della conferenza stampa di Avs – e, quindi, dovrò occuparmi di sistemare alcune cose. Il primo impegno è mercoledì con il gruppo dei Verdi in Europa. Bisognerà decidere insieme le azioni da fare per portare auspicabilmente alla fine della guerra e poi lavorare con grande diligenza sul tema della transizione ecologica. Questo implica anche un impegno per bloccare l’inceneritore a Roma. Lo sapete molto bene che penso che si sia perso dieci anni: la raccolta differenziata è passata dal 45% del 2015 al 43%. Questo dimostra che non c’è stato nessun lavoro e che si vuole ricorrere a strumenti validi nel 1965, ma le si vorrebbero adottare nel 2030. Io suggerirei di cambiare idea anche se penso che sia difficile perché chi governa la città appartiene alla politica del secolo passato“.
Ai nostri microfoni Marino attacca duramente il Pd: “Io sono stato nove anni lontano dalla politica. Ho cercato di assorbire la sofferenza che percepivo dai messaggi che ricevevo dai romani e romane. Sono rimasti molto arrabbiati che il loro voto sia stato cancellato da quello del Partito Democratico, che andò da un notaio con gli eredi del Movimento Sociale Italiano“.
“Oggi si fa tanta polemica sulle definizioni, ma il Pd allora andò con il partito nato dalle ceneri della Repubblica di Salò e così mi fecero cadere“, conclude l’ex sindaco di Roma ed ora eletto con Avs alle Europee.