A Notizie.com parla il professore ordinario di Scienze Politiche dell’università LUMSA e descrive vari scenari che possono concretizzarsi
Elezioni che hanno stravolto il panorama politico a livello europeo, almeno per quel che riguarda vecchie alleanze e vecchie abitudini, soprattutto e solo in ambito europeo. Rispetto al passato, e secondo tanti esperti a livello europeo, ci sono più frammentazioni o possibilità che ci possano essere, con partiti che hanno preso meno voti, se si va a vedere quanto accaduto nel 2019 e altri che sono cresciuti a dismisura. Notizie.com ne ha parlato con Alessandro Natalini professore ordinario di Scienze Politiche e presidente del corso di laurea in Politica, amministrazioni e innovazione dell’università LUMSA: “Mi sembra che sia stato espresso un risultato chiaro anche se ci sono più domande che risposte, anche se, personalmente, ne vedo tre principalmente…“.
Secondo Natalini i quesiti a cui si dovrebbe rispondere sono tre in particolare e comincia tentando di spiegare la sua posizione, da un lato squisitamente ed espressamente politico, senza porre alcun tipo di orientamento: “La prima questione è democratica, anche perché, come si è visto in Italia, tante persone, ahimè, non votano e all’interno di coloro che votano c’è una quantità di gente che vota come una forma di protesta, magari per una forma di disaffezione all’interno delle Istituzioni e si pone una questione democratica, andandosi a formare uno scalino verso il basso“.
Per il professor Natalini ci sono altre questioni da tenere sottocchio e che sono venute fuori in maniera piuttosto evidente: “Il secondo elemento che emerge da queste elezioni è una sorta di bipolarismo con la conferma di Fratelli d’Italia e l‘avanzamento del Partito Democratico, anche se bisogna ammettere che è stato così pure a livello europeo. Ora sarà curioso vedere se la destra popolare andrà a trovare accordi con gli estremisti di destra oppure no, mentre a sinistra, con i socialdemocratici che ai vadano ad unire ad altre forze di sinistra come sembra di capire che possa succedere in Francia dove la sinistra sembra che vada in maniera compatta, ma a livello europeo non so se sarà così, visto che potrebbe esserci una frammentazione
Infine per il professore Alessandro Natalini c’è la terza domanda, quella più importante che è l’anello di congiunzione delle altre due, anche perché i temi da trattare sono diversi: “Bisogna vedere se la difesa comune, stabilità finanziaria, la transizione digitale e i flussi migratori saranno trattati e capire quali saranno le risposte. Insomma sono state elezioni chiare dal punto di vista numerico, ma è altrettanto vero che aprono molti interrogativi“