Un intero edificio sarà totalmente demolito, nonostante la recente costruzione, perché oscura la vista sullo storico paesaggio
La città di Tokyo ogni anno pullula di turisti. Celebre per la sua modernità, questa regala anche spunti interessanti da un punto di vista naturale. Una buona parte del turismo che si reca nella Capitale nipponica, infatti, lo fa anche per visitare e soprattutto godere della magnifica vista del celebe Monte Fuji. Tra i grattacieli e i palazzi emergono degli scorci fantastici, tramite i quali è possibile osservare la magnificenza della natura e godersi qualche attimo di relax. Posti che, allo stesso tempo, mettono a disposizione numerosi spot fotografici dai quali fare uno scatto quasi perfetto dell’iconica montagna giapponese.
Quasi, appunto, perché secondo quanto giunge dalle redazioni locali, alcune amministrazioni si starebbero lamentando della presenza di alcuni edifici che ne oscurano parzialmente la visuale. Il riferimento è in particolar modo a un condominio in costruzione che si trova nella parte centrale del paese. Motivo per cui l’azienda Sekisui House, con sede a Osaka, ha comunicato di essere intenzionata a demolirlo. Composto da 10 piani e 18 unità e situato a Kunitachi, questo verrà buttato giù con l’obiettivo di ridare valore a una strada che prima della sua realizzazione era nota per la panoramica dell’iconico picco di 3.776 metri.
Una decisione alquanto particolare, per certi tratti surreale, ma che nasce dalla necessità di valorizzare la zona. Il promotore di questa iniziativa, come fanno sapere dal Giappone, arriva dopo svariati tentativi di evitare una mossa così drastica. È noto, infatti, che più volte questo si sia confrontato con i residenti, abbia discusso e provato ad applicare alternative che, però, non hanno dato gli esiti sperati. Tra queste quella di ridurre l’altezza del palazzo, rimuovendo uno degli undici piani di cui sarebbe dovuto essere originariamente composto. Lo scorso martedì la Sekisui House ha riferito al governo municipale di Kunitachi la sua decisione di annullare il progetto di edificazione.
Il compito ora sarà di smantellare tutto ciò che è stato realizzato fino a questo momento. Iniziati nel 2023 i lavori stavano andando a gonfie vele, ma ora saranno costretti a fermarsi in via definitiva. La società ha spiegato, inoltre, che registrerà i costi di costruzione e le spese di smantellamento come perdite straordinarie. Intervenuto ai media nipponici uno degli esponenti dell’azienda ha rivelato che: “Eravamo consapevoli della cultura locale che vuole valorizzare il paesaggio, ma non l’abbiamo presa adeguatamente in considerazione. Ci scusiamo anche con le parti contraenti“, prima di promettere che non si ripeterà più un episodio simile.