Francesco Di Nisio, politologo e presidente di Aidosp, in esclusiva ai nostri microfoni sulle Europee: “Il premier si è rafforzato. Sul Pd…”
Sono trascorse ormai più di 48 ore dai risultati delle ultime Europee, ma le analisi sugli esiti del voto non si fermano. La nostra redazione in esclusiva ha contattato Francesco Di Nisio, politologo e presidente di Aidosp, per commentare con lui quanto uscito dalle urne.
Professor Di Nisio, il flop dei 5Stelle è dovuto all’astensione registrata al Sud oppure ad altri motivi? E ci potrebbe essere un passo indietro di Conte?
“A mio avviso ci sono altri motivi. Diciamo che ora gli elettori non vedono più i pentastellati determinanti per la svolta. E questo si registra specialmente al Sud dove si registrano la maggior parte dei problemi. Una volta i 5Stelle erano visti come quelli in grado di poter superare gli steccati, ora non più. Conte? Non penso che faccia un passo indietro. Diciamo che il risultato delle Europee è soltanto una presa d’atto. Poi magari l’ex premier tirerà fuori delle carte per risalire la china“.
In casa Lega non ha funzionato la carta Vannacci?
“A livello personale Vannacci ha ottenuto un grandissimo successo. Per quanto riguarda la Lega, ecco io parlerei proprio di flop. Salvini aveva promesso una rimonta che non c’è stata. Puntava sul generale, che poteva essere il traino per tutto il partito. Così però non è stato“.
Un flop che ha rafforzato Fratelli d’Italia.
“Assolutamente sì. Io credo che i voti persi dalla Lega sono andati in gran parte a Fratelli d’Italia“.
Possiamo parlare di esame superato per la Schlein?
“Sì. Le scelte di alcuni partiti, vedi il Terzo Polo, potevano creare qualche problema. Ma vedendo i voti il Pd da queste elezioni ne esce rafforzato“.
Renzi e Calenda hanno fatto il grave errore di non correre insieme. Questa frattura ha favorito Forza Italia?
“Io ritengo che Forza Italia i voti li prende dal bacino dei moderati e quindi anche dal Terzo Polo. Tajani si sta muovendo bene e i risultati lo dimostrano. Discorso diverso per Renzi e Calenda. La spaccatura c’è stata, la si paga ora, ma lo si farà anche in futuro. Non vedo assolutamente prospettive“.
Sorpresa Avs. Decisiva la candidatura di Ilaria Salis o le difficoltà del M5s?
“Io direi che entrambe le variabili hanno giovato. Quindi anche per loro parlerei di una grande vittoria. Hanno un futuro roseo. Possiamo dire che queste Europee hanno rimpastato la situazione in vista delle prossime elezioni politiche anche senza scossoni come per esempio successo in altri Paesi”.
Possiamo dire che il governo italiano è l’unico che esce rafforzato a livello europeo?
“Assolutamente sì. In generale ne usciamo bene e lo anche la Meloni. Il premier conta oggi in Europa e conterà anche in futuro“.